AGI - Il segretario di Stato americano, Mike Pompeo, si dice pronto a un secondo mandato in caso di vittoria del presidente Donald Trump. "Ovviamente sta al presidente deciderlo", ha dichiarato il capo della diplomazia in un'intervista con una radio di Orlando. "E' stato un incredibile privilegio e c'è ancora del lavoro da fare", ha aggiunto Pompeo.
Rivolto poi agli avversari dem, e rispondendo in merito a una domanda sui rapporti tra Joe Biden e l'Ucraina, il segretario di Stato ha aggiunto: "Penso che ogni leader, ogni persona che si candidi per una carica, che si tratti della presidenza oppure per il consiglio comunale, abbia l'obbligo di rispondere, di essere trasparente nei confronti del popolo americano. Spero che tutti coloro che sono coinvolti nella campagna presidenziale lo faranno".
"La mia missione come segretario di Stato e' fare tutto il possibile per assicurarmi che altri Paesi non diffondano le informazioni da noi", ha aggiunto citando il suo impegno contro Cina e Iran. "Spero e mi aspetto, come dovrebbe fare ogni cittadino americano, che chiunque si candidi a una carica pubblica debba rispondere alle accuse in modo che il popolo americano possa arrivare a valutare appieno ciò che è reale e ciò che non è reale", ha aggiunto.
Infine Pompeo torna a lanciare l'allarme contro gli Istituti Confucio, accusati di "influenzare" l'istruzione americana. "Hanno come copertura la buona volontà culturale e l'insegnamento del mandarino". "La realtà è che fanno parte di una campagna di influenza", ha aggiunto. "E' lo sforzo del Partito comunista cinese di esercitare la propria influenza globale all'interno delle nostre aule e in modo efficace. Consente al governo cinese di assumere una presenza fisica all'interno dei corridoi delle aule dei nostri bambini. E' inaccettabile", ha denunciato il capo della diplomazia Usa.
"Chiediamo a ogni scuola di chiudere il proprio Istituto Confucio entro la fine dell'anno. Non solo nei college è anche nelle scuole superiori e in 12 istituzioni. Queste sono organizzazioni di propaganda sottoscritte dal Partito comunista cinese e non dovrebbero essere all'interno delle istituzioni americane", ha esortato.