AGI - E' di nuovo scontro Trump-social network dopo che il presidente Usa è stato ancora una volta 'segnalato' da Facebook e Twitter per aver diffuso false informazioni sul Covid-19. Mentre è ancora in convalescenza alla Casa Bianca dopo essere risultato positivo al nuovo coronavirus, Trump ha di nuovo minimizzato sulla pandemia: "La stagione dell'influenza sta arrivando! Molte persone ogni anno, a volte oltre 100 mila, nonostante il vaccino, muoiono per l'influenza. Chiuderemo il Paese? No, abbiamo imparato a conviverci, così come stiamo imparando a vivere con il Covid, nella maggior parte delle popolazioni molto meno letale!!!", ha twittato all'indomani del suo ritorno a casa dopo essere stato ricoverato tre giorni.
Facebook, come ha spiegato il portavoce Andy Stone a Cnn, ha rimosso il cinguettio perché violava le regole sulla disinformazione. Twitter, invece, non ha cancellato il messaggio che però ha marcato con l'etichetta 'fake news'. Criticata per la scelta, Twitter ha spiegato che il post del presidente non rispetta le regole "sulla diffusione di informazioni fuorvianti e potenzialmente pericolose relative al Covid", ma rimane visibile perché "può essere di pubblico interesse".
La risposta di Trump è stata secca e repentina: "Abrogare la Sezione 230", ha ribadito su Twitter, riferendosi alla 'Sezione 230' del Communications Decency Act - la legge che permette ai possessori di piattaforme online di non essere considerati responsabili per i contenuti pubblicati dagli utenti - e contro cui il presidente ha scagliato una poderosa offensiva, arrivando a minacciarne l'eliminazione già lo scorso maggio.
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