America2020: Regeneron e Ivanka, storia e film. Ciak, si gira

Mario Sechi
SAUL LOEB / AFP
- Ivanka, Donald e Melania Trump
Jim Watson / AFP - Lo staff di Trump
Lynne: "Mio dolce Richard, danzasti leggiadro intorno al cuore del re, anche quando io bramavo di più, di più, bocca inaridita in cerca di gocce, gocce di acque immaginate. Ma ora dico a te, resta, riposa, onora il voto che hai proferito per la tua sposa".Dick: "La cecità ti ha usurpato i sogni mia sposa. Un mero accordo è la nostra unione. Intrecciando la tua torcia nella mia mano, hai fatto luce su imperi sbiaditi in un tempo lontano. E ora io, potrei brandire una mia ardente lanterna per render vivo il nostro vincolo di potere".Lynne: "Devo dunque, devo lasciare che il becco della speranza posi rovi sul mio cuore per un futuro unito? Per molti inverni ho lasciato questa speranza morire, e venti crudeli hanno soffocato il pianto degli uccellini, e ora che essa è arrivata io dico sì". Dick: "Sì".Lynne: "Il mio sangue e la mia volontà sono tuoi, finché non trafiggeranno l'armatura dell'ultimo soldato, colorando la terra dei suoi rubicondi tesori".
PAUL J. RICHARDS / AFP
- Dick e Lynn Cheney
Ivanka Trump
Peter Zay / ANADOLU AGENCY / Anadolu Agency via AFP - Ivanka Trump
  • Nel 1912 con William Howard Taft. Il successore di Theodore Roosevelt, si ritrovò quest'ultimo come avversario in sottosopra storico tra i repubblicani. Roosevelt fondò il Progressive Party e si presentò ai blocchi di partenza del voto. Tra i due litiganti dello stesso partito vinse il terzo democratico, Woodrow Wilson che prese il 41.9% dei voti. Roosevelt si fermò al 27% e Taft al 23%. I repubblicani uniti avrebbero vinto.
  • Nel 1932 toccò a Herbert Hoover bere il calice amaro della sconfitta. Fu travolto da un cataclisma economico: il crollo di Wall Street del 1929. Vinse il New Deal del democratico Franklin Delano Roosevelt.
  • Nel 1976 fu la volta del repubblicano Gerald Ford. Arrivò alla Casa Bianca dopo lo scandalo Watergate, fece la mossa del "pardon" di Richard Nixon per assicurarsi i voti della base repubblicana, ne rimase fulminato con le dita nella presa della corrente dello Studio Ovale, venne sconfitto da un coltivatore di noccioline, Jimmy Carter.
  • Nel 1980 fu lui, il democratico Carter, a venire espulso sul seggiolino eiettabile della Casa Bianca. Crollo dell'economia, crisi degli ostaggi a Teheran, rivalità tra i dem con una sfida interna di Ted Kennedy bastarono all'ex attore Ronald Reagan per vincere la corsa alla presidenza.
  • Nel 1992 fu il più in gamba dei Bush (il padre George Herbert Walker) a perdere l'elezione. La crisi economica, la candidatura di Ross Perot e l'aumento delle tasse (dopo aver promesso di tagliarle) gli costarono il posto. Alla Casa Bianca arrivò dall'Arkansas un tipo brillante che suonava il sassofono, Bill Clinton.
  • VOTAVAFOTO / AFP
    - Jimmy Carter con Beznev
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