AGI - Un suono quasi sordo, improvviso e brevissimo, avvertito come un forte boato, pochi minuti prima di mezzogiorno, ha causato paura, sorpresa, dubbi e attimi di panico a Parigi, dove è ancora fresco il ricordo dell'attentato di venerdì scorso nei pressi dell'ex redazione di Charlie Hebdo, mentre i parigini vivono in un clima di incertezza per la pandemia di Covid-19, con i locali costretti a chiudere alle 22 e nuove restrizioni in vigore da pochi giorni. Il rumore di una potente detonazione è stato avvertito in molti quartieri della capitale e in alcune aree periferiche dell'Ile-de-France - fino all'Essone e alle Yvelines - causando apprensione anche durante il match di tennis al Roland Garros.
Sul campo Suzanne Lenglen, Dominik Koepfer si apprestava a servire, ma si è fermato, visibilmente interdetto come il suo contendente Stanislas Wawrinka, e per pochi istanti i due hanno smesso di giocare. Ai presenti, come riferisce il quotidiano sportivo L'Equipe, è subito venuto in mente il ricordo delle esplosioni allo Stade de France durante gli attentati del 13 novembre 2015. Per fortuna, questa volta, si è trattato di un caccia autorizzato ad intervenire dai vertici delle Forze aeree per prestare assistenza ad un aeromobile che aveva perso il contatto con la torre di controllo. Il Rafale della Polizia del cielo coinvolto nella missione di intercettamento ha infranto il muro del suono, autorizzato alle 11.52 a passare in modo supersonico Mach 1 da chi coordinava l'operazione, ovvero a superare la velocità di 1224 km/orari, quello che è accaduto quattro minuti dopo, nei pressi di Créteil, all'Est della capitale.
Il racconto dei testimoni
Il caccia si trovava allora ad un'altitudine di 10 km sopra i cieli di Parigi, pertanto rispettava le regole vigenti. Ignari, i parigini hanno sentito una violenta detonazione e in alcune zone piu' vicine i residenti hanno poi raccontato sui social che gli edifici nei quali si trovavano hanno tremato, alimentando angoscia e interrogativi sulla natura di quel boato così potente. "Le previsioni meteo davano brutto tempo per oggi, quindi quel suono strano poteva inizialmente sembrare un tuono, seppur un po' diverso.
Sono subito sceso in strada, ma tutto sembrava normale" dice all'AGI l'attore-sceneggiatore Guy Verda, residente nel quartiere di Montmartre. "Poi ho contattato diversi amici in diverse zone e molti di loro mi hanno detto di aver sentito un'esplosione. Così il dubbio mi è venuto. Ho acceso la tv e così ho saputo dell'aereo che ha infranto il muro del suono", ha raccontato. Alcuni residenti a Orly hanno riferito al quotidiano Le Parisien che le finestre di casa si sono bruscamente aperte al momento della deflagrazione, facendo temere un'esplosione nel vicino aeroporto.
Una missione di intercettazione
Pochi minuti dopo su Twitter la prefettura di polizia ha rassicurato la popolazione, spiegando il perché del misterioso boato, invitando i parigini alla calma e a non intasare le linee telefoniche per richiedere l'intervento dei soccorsi. "È nel contesto di una missione di intercettazione che l'aereo ha infranto il muro del suono", ha twittato la ministra delle Forze armate, Florence Parly, in visita a Riga. La giornalista politica dell'emittente tv Tf1 ha poi precisato che "questo tipo di missione scatta quando un aereo si introduce volontariamente o involontariamente in uno spazio aereo regolamentato".
Anche l'Aeronautica francese ha confermato di aver autorizzato l'intervento in tempo reale di un Rafale della permanenza operativa di Saint-Dizier per "prestare assistenza ad un aeromobile", aggiungendo che ha dovuto infrangere il muro del suono, ad Est di Parigi, "per raggiungere l'apparecchio in difficolta'". Pochi secondi dopo il passaggio supersonico del caccia, l'aereo di linea Amelia International 51T, modello Embraer 145 di 50 posti, che collega Brive-La-Gaillarde a Saint-Brieuc, ha ripreso il contatto con il controllore aereo civile.
Nel febbraio 2019 in circostanze simili un caccia aveva scatenato scene di panico quando aveva infranto il muro del suono sopra la città di Compiégne, causando un'esplosione che fece saltare le porte di numerose abitazioni. Il comando della Difesa aerea e delle operazioni aeree (Cdaoa) ha confermato che l'anno scorso l'Aviazione francese e' stata confrontata a 450 situazioni anomale nei suoi cieli, di cui 210 hanno richiesto un apposito intervento di caccia ed elicotteri.