AGI - Turchia e Grecia avvieranno "colloqui esplorativi" sulle divergenze nel Mediterraneo orientale, i primi dal 2016 tra i due alleati della Nato: l'annuncio è arrivato dalla presidenza turca dopo una videoconferenza tra il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, la cancelliera tedesca, Angela Merkel, e il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. I partecipanti hanno dichiarato che "la Turchia e la Grecia sono pronte ad avviare colloqui esplorativi" sul Mediterraneo orientale dove i due Paesi duellano per aree potenzialmente ricche di gas naturale. La conferma è arrivata dal ministero degli Esteri ellenico: "La Grecia e la Turchia hanno deciso di tenere presto colloqui esplorativi a Istanbul", si legge in un comunicato.
Erdogan e il "dialogo sincero"
Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha invitato a un "dialogo sincero" per risolvere la disputa tra Turchia, Grecia e Unione europea nel Mediterraneo, e ha respinto ogni "aggressione" contro il suo Paese. "La nostra priorità è risolvere i conflitti attraverso un dialogo sincero, basato sul diritto internazionale e su una base equa", ha dichiarato il capo di Stato turco nel suo discorso all'Assemblea generale delle Nazioni Unite in videoconferenza. "Tuttavia, voglio chiarire che non tollereremo mai alcun diktat, aggressione o attacco", ha aggiunto.
Le tensioni nel Mediterraneo orientale
Le dichiarazioni di Erdogan arrivano mentre Atene e Ankara si scontrano su aree del Mediterraneo orientale potenzialmente ricche di gas naturale. La tensione si era acuita alla fine di agosto, quando i due Paesi avevano portato avanti manovre militari rivali. Ma il recente ritorno in porto di una nave da ricerca turca dispiegata nel Mediterraneo orientale ha alimentato le speranze di pacificazione.
I due Paesi hanno quindi dato il loro accordo ad avviare colloqui esplorativi sulle loro divergenze, secondo quanto comunicato dalla presidenza turca. Il presidente francese Emmanuel Macron, principale alleato della Grecia nella crisi, ed Erdogan hanno in programma un colloquio telefonico per discutere delle tensioni nel Mediterraneo orientale.
L'idea di una conferenza regionale
Il presidente turco ha anche proposto l'organizzazione di una conferenza regionale per discutere "i diritti e gli interessi" dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo orientale, compresa l'autoproclamata Repubblica Turca di Cipro del Nord. Per il capo dello Stato turco "le iniziative unilaterali di Grecia e greco-ciprioti" sono all'origine della crisi nell'area.
Nel suo intervento, Erdogan ha criticato, senza nominarli, anche i Paesi che hanno annunciato "la loro intenzione di aprire ambasciate a Gerusalemme, in violazione delle risoluzioni delle Nazioni unite e del diritto internazionale". Per il presidente turco, solo la creazione di uno "Stato palestinese indipendente e sovrano" con Gerusalemme Est come capitale potrà risolvere il conflitto. "Cercare soluzioni diverse da questa sarà inutile, unilaterale e ingiusto", ha affermato. Il presidente francese, Emmanuel Macron, principale alleato della Grecia nella crisi, ed Erdogan hanno in programma un colloquio telefonico per discutere delle tensioni nel Mediterraneo orientale.