"A ciascuno il suo". Dal vaccino contro il Covid in arrivo nel "giro di 3 o 4 settimane" al bando delle trivellazioni al largo delle coste della Florida (cruciale Battleground State), fino agli accordi biblici (di Abramo) che aprono "una nuova alba di pace in Medio Oriente".
Una serie di mosse e proclami ad ampio spettro, condensati nelle ultime settimane prima dell'Election Day, il 3 novembre, mentre le distanze sul rivale democratico Joe Biden si accorciano clamorosamente. Ieri è stato il giorno della "pax americana in Medio Oriente", con la firma della storica intesa per la normalizzazione delle relazioni tra Emirati, Bahrein e Israele. La cerimonia è stata quella delle grandi occasioni, con 700 invitati nel South Lawn alla Casa Bianca.
Trump ha avuto l'opportunità di mostrarsi vicino, letteralmente, al premier israeliano Benjamin Netanyahu, leader conservatore sostenuto dagli evangelici americani che dai sondaggi emergono un pò disamorati. È il vantaggio di tutti i presidenti in carica: poter creare una scenografia ad effetto per far risaltare quello che si fa.
La scorsa settimana il set per The Donald era stato allestito in Florida, lo Stato dove non si può perdere, come confermano la sconfitta di Hillary Cliton nel 2016 o la doppia vittoria di Obama nel 2008 e nel 2012. Quindi Trump è volato a Jupiter per annunciare martedì scorso un bando decennale sulle trivellazioni al largo delle coste di Florida, Georgia e South Carolina: un regalo per quei repubblicani che operano settore del turismo e dell'immobiliare, elettori che chiedono di tutelare la proverbiale bellezza delle spiagge del Sunshine State, con buona pace dell'industria del greggio che tanto vota comunque per il candidato del Grand Old Party. Nel 2018 Trump aveva promesso di voler aprire alle trivellazioni praticamente tutti gli Usa, compreso l'Arctic National Wildlife Refugee dell'Alaska. I tempi (e le occasioni) cambiano.
Così Gina McCarthy, capo dell'Environmental Protection Agency (Epa) con Barack Obama ed attuale Ceo del Natural Resources Defence Council, ha parlato di "evidente tentativo per manipolare i 'floridians' a due mesi dall'Election Day". La campagna del capo della Casa Bianca sta investendo massicciamente in Florida, anche con spot in spagnolo, con il dichiarato obiettivo di conquistare il 40% degli ispanici a livello nazionale rispetto al 28% ottenuto nel 2016. Biden ha speso più del rivale negli spot televisivi in Florida, 42 milioni contro 30 (secondo Kantar/CMAG) ma la campagna del tycoon da qui all'elezione ha prenotato spazi televisivi in più per 16 milioni di dollari. In soccorso di Joe è arrivato Michael Bloomberg con un assegno da 100 milioni per la campagna sui media del Sunshine State.
Tutti in Florida. Ieri è stata la volta di Biden, dove la media dei sondaggi di Real Clear Politics lo vede avanti di soli 1,2 punti su Trump, contro i 6 punti di vantaggio di luglio. Nessuna delle ultime tre elezioni presidenziali è stata decisa in Florida con un margine superiore al 3%. Con i suoi 29 grandi elettori è lo stato storicamente più conteso.
Trump ebbe la meglio su Clinton per un pugno di voti, circa 100 mila su oltre 9 milioni di preferenze. Nel 2000 fu la Corte Suprema a decidere il vincitore: George W. Bush superò Al Gore per 537 voti. Biden e Trump sono praticamente alla pari in Florida tra gli elettori anziani, 49 a 48 per Nbc. Una cattiva notizia per il tycoon che nel 2017 si guadagnò il consenso degli ultra 65enni con un vantaggio di 17 punti.
Ma Biden è in affanno con gli ispanici: ha il 43% dei consensi contro il 45% del rivale (Quinnipiac). Stando ad Equis Research, il vantaggio di Biden in Florida, a livello statale è d 16 punti contro i 27 di Clinton nel 2016. L'ex vice presidente ha partecipato ieri ad un evento organizzato a Kissimmee, una città della Florida centrale dove il 60% della popolazione è composta da latini, soprattutto portoricani, più inclini a votare dem rispetto ai cubani che prediligono Trump.
Biden ha promesso importanti investimenti economici e in infrastrutture nell'isola dei Caraibi, sottolineando, tramite gli organizzatori della sua campagna, come nessun candidato abbia mai presentato un piano cosi' comprensivo per Porto Rico. I latini rappresentano il 20% circa degli elettori della Florida (Pew Research Center), di cui un terzo cubani-americani e un terzo portoricani. La visita di Biden in Florida era iniziata con una tappa a Tampa, dove ha attaccato il presidente che secondo l'Atlantic avrebbe definito dei perdenti i militari caduti. La candidata dem alla vice presidenza Kamala Harris era stata a Miami la scorsa settimana, fermandosi in un ristorante venezuelano per parlare con gli elettori.
Un sondaggio pubblicato sul Miami Herald vede sul fil di lana i due candidati nella contea Miami-Dade, tradizionale roccaforte dem che Hillary sbaragliò con un vantaggio di 30 punti. I latini sono stati tra i più colpiti dalla pandemia negli Usa, ma un sondaggio del Wall Street Journal ad agosto rileva come il 48% preferisca Trump e il 38% sia per Biden. A ciascuno il suo, lo vedremo il 3 novembre. La strada per la presidenza passa sempre da qui, tra il sole e gli uragani. La Casa è Bianca, il destino del voto è rosso o blu, di che colore sarà la Florida?