AGI - India e Cina hanno raggiunto un accordo in cinque punti per la de-escalation e il "rapido" disimpegno dei soldati al confine tra i due Paesi asiatici, dopo le ultime tensioni tra i militari di frontiera riemerse nei giorni scorsi. L'accordo, che non fissa una tempistica precisa, è giunto dopo un incontro durato circa due ore tra il ministro degli Esteri indiano, Subrahmanyam Jiashankar, e il suo omologo cinese, Wang Yi, a margine dell'incontro a Mosca dei ministri degli Esteri dei Paesi membri della Shanghai Cooperation Organization, nel quale gli alti diplomatici dei due Paesi hanno avuto discussioni "schiette e costruttive" sulla tensione militare al confine.
In un comunicato congiunto, India e Cina dichiarano di essersi accordate per "non permettere che le divergenze diventino dispute" e hanno convenuto che "l'attuale situazione nelle aree di frontiera non è nell'interesse di nessuna delle parti". I soldati di frontiera di India e Cina, perciò, "dovrebbero continuare il loro dialogo, disimpegnarsi rapidamente, mantenere una distanza appropriata e allentare le tensioni".
India e Cina si sono dette d'accordo sul rispetto degli accordi esistenti, sul mantenimento della pace e della tranquillità nelle zone di confine e sull'evitare che qualsiasi azione possa provocare un'escalation della tensione. I due paesi si sono infine accordate per continuare il dialogo attraverso i meccanismi esistenti e per nuove misure per costruire la fiducia nelle aree di confine.
Le tensioni tra India e Cina al confine sono riemerse a giugno scorso, con i più violenti scontri tra i soldati di frontiera degli ultimi decenni, nei quali sono morti venti soldati indiani, mentre non si hanno cifre ufficiali delle vittime tra i soldati cinesi.