AGI - Il primo ministro del Giappone, Shinzo Abe, intende dimettersi per motivi di salute. Lo riferiscono i media giapponesi. "Shinzo Abe intende dimettersi, perché la sua salute è peggiorata, ed è preoccupato che questa circostanza possa causare problemi" nel governare il Paese: è quanto ha affermato l'emittente nazionale giapponese Nhk, senza citare esplicitamente una fonte.
È da settimane che si fanno via via più insistenti le voci sulle condizioni di salute del primo ministro. A maggior ragione nei giorni scorsi, quando Abe si è recato due volte in ospedale per controlli medici non meglio specificati.
Indiscrezioni da settimane
Prim'ancora che si diffondessero le notizie circa l'intenzione di annunciare le proprie dimissioni, il premier giapponese Shinzo Abe aveva annunciato per oggi una conferenza stampa in cui verrebbe affrontato anche il tema delle sue condizioni di salute. Le voci in merito sono cresciute dopo che il primo ministro aveva dovuto recarsi in ospedale, senza preavviso, lo scorso 17 agosto, per tornarvi per ulteriori controllo lunedì scorso.
Abe, 65 anni - che questa settimana ha battuto il record per il più lungo periodo ininterrotto di governo nella storia giapponese - anche prima delle recenti visite in ospedale era stato oggetto di una ridda di dubbi e voci circa il suo stato di salute, così come si erano moltiplicate le domande relative alle sue limitate apparizioni pubbliche e sulla decisione di evitare di tenere una conferenza stampa per rispondere alle critiche sulla sua gestione del coronavirus.
I dubbi sulla risposta alla crisi e sull'Abenomics
Il portavoce del governo giapponese Yoshihide Suga aveva tentato di respingere le voci: "In termini di salute del primo ministro, lo stesso primo ministro ha detto che desidera lavorare sodo e io lo vedo ogni giorno e sento che non ci sono cambiamenti nelle sue condizioni", aveva detto Suga ai giornalisti. Giovedì scorso Suga ha riferito a Bloomberg News che Abe "ovviamente" sarebbe stato in grado di portare a termine il suo mandato, che dura fino a settembre 2021. "Andrà tutto bene", aveva aggiunto.
"Ciò che è chiaro è che la salute di Abe non è buona", ha detto all'Afp Mikitaka Masuyama, professore di politica presso il National Graduate Institute for Policy Studies. Il fatto è che i problemi di salute di Abe arrivano in un brutto momento per il primo ministro: nonostante l'impatto relativamente contenuto del coronavirus in Giappone, il governo di Abe è stato pesantemente criticato per il suo approccio alla crisi.
Anche la sua politica economica - nota nel mondo come "Abenomics" - è stata nel tempo sempre più criticata, con il paese già in recessione anche prima dell'arrivo della crisi del coronavirus. Uno dei problemi in vista è che all'orizzonte non vi sia, a quanto pare, consenso su un possibile successore.