AGI - A 77 anni e dopo mezzo secolo di attività politica, Joe Biden è il candidato democratico alla presidenza degli Stati Uniti. Il suo discorso di “investitura”, dopo una serie di presentazioni che hanno puntato molto sui valori della fede e della famiglia, ha concluso i 4 giorni della convention del partito dell’asinello, per la prima volta solo virtuale.
"Mi impegno a girare pagina"
Gli Stati Uniti sono il paese più colpito dal Covid, con 5,5 milioni di contagi e 174 mila morti. In 4 serate, rese più malinconiche dalla situazione sanitaria ed economica che dalla mancanza di pubblico, i democratici hanno puntato il dito contro la cattiva gestione di un presidente “incapace” e “pericoloso” per la democrazia. La figura di Biden, uomo di fede adorato da figli e nipoti e provato da numerosi lutti, si presenta come pacata e rassicurante, in lampante contrasto con l’imprevedibile quasi coetaneo Donald Trump.
Preceduto nei giorni scorsi dagli interventi dei sostenitori e dagli ex rivali, e da un oratore consolidato come l’ex presidente Barack Obama, oltre che dalla sua candidata vice, per la prima volta una donna, non bianca e di origine straniera, Biden ha parlato dalla sua città di Wilmington, nel Delaware.
“Mi impegno a girare la pagina di paura, odio e divisioni. Uniti, possiamo uscire da questa epoca buia”, ha detto all’inizio del suo discorso. E poi, senza mai citarlo per nome, accusa quello che chiama “l’attuale presidente”: “non è stato in grado di proteggere l’America, è imperdonabile”. La priorità è la lotta contro il Covid: "io ho una strategia nazionale, pronta da marzo”. Ma subito dopo si provvederà "insieme" al risanamento dell’economia, un piano per sostenere studenti, famiglie, anziani.
Il sostegno dei Dem
Il sostegno al candidato è più unitario rispetto alla precedente campagna del 2016, e il fronte comune contro il “nemico” Donald Trump appare compatto: anche gli ex avversari Bernie Sanders e Elizabeth Warren sono intervenuti con convinzione. L’ultima serata si è chiusa con un tributo alla memoria di John Lewis, l’attivista dei diritti civili e deputato di lunga data scomparso il mese scorso. La scelta di puntare tutto sul contrasto al presidente uscente e molto meno sulle proposte democratiche, delineate in modo generico, vuole far breccia su un elettorato scontento dell’attuale guida del paese e preoccupato per il futuro.
Il contrattacco di Trump
Quanto al presidente, nel giorno in cui il suo ex consigliere Steve Bannon veniva arrestato con l’accusa di avere intascato il denaro che i sostenitori di Trump hanno versato per contribuire alla costruzione del muro in Messico, non è rimasto nell’ombra, controbilanciando la copertura che i media riservano alla convention con una serie di interventi, di persona e sui social network, di attacco ai democratici. Parlando dalla città natale di Biden, in Pennsylvania, Trump lo ha definito “l’incubo peggiore” per il paese, ha detto che aumenterà le tasse per destinare il denaro a politiche ambientali che priveranno il paese delle sue risorse energetiche e ha sostenuto che l’insistenza dei democratici per il voto postale dipende dalla loro volontà di truccare le elezioni. La prossima settimana toccherà alla Convention repubblicana: “sarà più dal vivo e meno registrata”, ha garantito il presidente, che la chiuderà con il discorso di giovedì 27.