AGI. - Il principale oppositore russo, Aleksei Navalny, lotta tra la vita e la morte nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale di Omsk, in Siberia dopo essere caduto in coma per quello che i suoi collaboratori ritengono un avvelenamento. In nottata avrebbe potuto essere trasferito in Germania dopo il via libera giunto dalla cancelliera, Angela Merkel, ma da Mosca non è arrivato il via libera.
Le richieste dello staff del dissidente
Lo staff della Fondazione anticorruzione di Navaly ha chiesto formalmente al Cremlino collaborazione nell'accelerare le pratiche sullo sfondo dei sospetti che i medici di Omsk - che ancora non hanno formulato una diagnosi precisa - stiano ostacolando le procedure per non rivelare la sostanza che ha causato il malessere dell'oppositore.
Come ha raccontato la portavoce dello stesso Navalny, Kira Yarmish, l'oppositore si è sentito male sul volo per Mosca da Tomsk, dove si era recato nell'ambito della campagna per le elezioni locali in programma a settembre. Il volo ha compiuto un atterraggio di emergenza a Omsk dove Navalny è subito stato ricoverato. Poco dopo, è iniziato a circolare un video ripreso da un passeggero dello stesso aereo, in cui si sentono le sue grida di dolore e si vede il personale medico che gli presta un primo soccorso.
"Aleksei è stato avvelenato con qualcosa mescolato al suo tè. E' l'unica cosa che ha bevuto questa mattina. La reazione evasiva dei medici conferma solo che si tratta di avvelenamento", ha scritto su Twitter Yarmish. Secondo alcuni collaboratori locali del suo staff, Navalny aveva notato di essere seguito a Novosibirsk, prima tappa della missione in Siberia, dove era atterrato giovedì scorso.
Lo stop di Mosca
Il primario dell'ospedale di Omsk ha però bloccato il trasferimento in Germania. "Non è pronto ad assumersi la responsabilità" di autorizzarlo, come chiesto dai familiari, ha annunciato su Twitter uno dei collaboratori di Navalny, Ivan Zhdanov, mentre una Ong tedesca ha inviato già un'eliambulanza per portare in Germania l'attivista, in coma da ieri dopo un sospetto avvelenamento.
"Il divieto di trasferire Aleksei Navalny rappresenta una minaccia per la sua vita. Nelle sue condizioni, rimanere senza macchinari adeguati e senza una diagnosi è un pericolo mortale", ha denunciato su Twitter la portavoce dell'oppositore russo, Kira Yarmish, dopo la notizia dello stop al trasferimento. "Ieri il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, aveva promesso aiuto nelle cure e nel trasferimento in un'altra clinica e oggi i medici si rifiutano di dare il permesso", denuncia Yarmish. Le fa eco il braccio destro dell'oppositore, Leonid Volkov: "Quella presa è una decisione politica e non clinica, la vita di Aleksei è in grave pericolo. Tutto ieri abbiamo parlato con decine di dottori e tutti hanno confermato la stessa cosa: stare a bordo di un aereo di soccorso moderno è più sicuro che stare in terapia intensiva ad Omsk, portatelo via il prima possibile".
Intantp stamattina è atterrata a Omsk, in Siberia, l'eliambulanza partita nella notte dalla Germania per trasferire in una clinica di Berlino l'oppositore russo Aleksei Navalny, ricoverato in coma da ieri dopo un sospetto avvelenamento. Lo ha annunciato su Twitter il collaboratore storico di Navalny, Leonid Volkov. "Bisogna necessario chiedere con forza, sia sui social che nelle piazze, che rilascino Navalny", ha scritto Volkov invitando i sostenitori dell'oppositore a manifestare. Nel suo twett, Volkov ha rilanciato lo slogan sotto cui già in passato il movimento di Navalny aveva tenuto proteste in Russia: #UnoPerTuttiTuttiPerUno.
Chi è Navalny
Oppositore politico impegnato anche nel denunciare la corruzione a tutti i livelli dell'amministrazione pubblica e delle élite russe, Navalny si è fatto negli anni diversi nemici non solo al Cremlino e ormai non si contano più i suoi arresti e i numerosi procedimenti aperti a suo carico. L'anno scorso, mentre era in carcere a Mosca, aveva avuto una forte reazione allergica che secondo i suoi sostenitori è stato un avvelenamento. Stando a fonti anonime, citate da alcuni media locali, la sostanza che ha causato il malessere è stata "l'ossibutirrato di sodio, un potente psicodislettico", conosciuto anche come la 'droga dello stupro'.
Омск. Алексея увозят в больницу! pic.twitter.com/gfzvyhpIkn— Ledorubl (@LHLRussia) August 20, 2020
Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha augurato "pronta guarigione" a Navalny e dato disponibilità nel coadiuvare il suo trasferimento all'estero
#BREAKING : Passengers say that #AlexeyNavalny went to the toilet during the flight and did not return. They heard #Navalny screaming for help. pic.twitter.com/kyyvdOFknh— Albert Batlayeri (@AlbertBatlayeri) August 20, 2020
La reazione UE
"Preoccupazione" per quanto accaduto è stata espressa da diverse cancellerie europee: dall'Alto rappresentante della politica estera Ue, Josep Borrell, al ministro degli Esteri britannico, Dominc Raab, mentre il presidente Usa, Donald Trump, ha dichiarato che la sua amministrazione sta "esaminando" la vicenda. Angela Merkel ha affermato di essere rimasta "sconvolta" dalla notizia. "Le condizioni di Navalny ci preoccupano moltissimo", ha aggiunto, "e devono essere assolutamente chiarite" le cause. "Su questo insisteremo", ha detto ancora Merkel. Sulla stessa linea anche il presidente francese Emmanuele Macron.
Per il governo italiano per ora si è espressa la vice ministra degli Esteri, Marina Sereni: "Preoccupazione e inquietudine per le gravi condizioni di salute di Navalny, secondo la sua portavoce vittima di avvelenamento. Fare tutto il possibile per poterlo salvare con cure adeguate", ha affermato