I Democratici hanno aperto la convention con una chiamata alle armi contro Donald Trump piuttosto che a sostegnoi di Joe Biden, candidato designato con la sua vice Kamala Harris.
Michelle Obama, annunciata star della serata, apparsa più misurata che appassionata, e Bernie Sanders, il socialista che fino all'ultimo ha conteso la nomination a Biden, sono stati più impegnati in aspri rimprovero a Trump e alla sua "politica divisiva" che a illustrrae le ragioni per le quali debba essere l'ex vice di Barack Obama a succedergli.
"Donald Trump è il presidente sbagliato per il nostro Paese", ha detto la moglie di Barack Obama nel suo discorso programmatico online a causa della pandemia di coronavirus. "Ogni volta che guardiamo a questa Casa Bianca appellandoci a una guida o in cerca di consolazione, o di qualsiasi parvenza di fermezza, ciò che vediamo è il caos, la divisione e una totale e completa mancanza di empatia".
Mai un'ex first lady era stata così dura nei confronti di un presidente degli Stati Uniti in carica, arrivando a dipingerlo come un uomo privo di competenza, di carattere e persino di decenza. È stato un messaggio forte per gli elettori che si sono sintonizzati incerti su cosa aspettarsi da una convention virtuale cui mancava il brio e la scenografia di un evento dal vivo.
E mentre il partito democratico serrava le fila, Trump sfidava le preoccupazioni per coronavirus in un evento in Wisconsin, lo stato in cui i democratici avrebbero dovuto tenere il loro evento dal vivo.
L'apertura della convention democratica, coreografata con cura e affidata alla moderazione dell'attrice Eva Longoria, ha visto decine di oratori, tra cui una schiera di repubblicani contrari a Trump. Ma la scena è stata tutta per Michelle e Sanders.
L'ex first lady ha definito Biden un "fantastico vicepresidente" e ha detto di averlo conosciuto bene durante gli otto anni in cui è stato il numero due di suo marito. "Sa cosa serve per salvare un'economia, respingere una pandemia e guidare il nostro paese", ha aggiunto. Biden "dirà la verità e si fiderà della scienza", ha detto assestano un colpo a Trump, più volte accusato di aver ignorato i consigli dei suoi consulenti scientifici su come rispondere alla pandemia.
Anche il senatore del Vermont ha avvertito che Trump "ci sta guidando sulla via dell'autoritarismo" e lo ha paragonato a un Nerone, che mentre la città brucia, invece di suonare la lira, gioca a golf.
"Il futuro della nostra democrazia è in gioco" e eleggere Biden al posto di Trump è una necessità assoluta, ha sottolineato, "il prezzo del fallimento è semplicemente troppo alto per essere immaginato."
Nel frattempo Trump, volato sull'Air Force One a Oshkosh, nel Wisconsin, parlava ai sostenitori riuniti sulla pista dell'aeroporto. Ha accusato Biden e la Harris di cercare di attuare "folli politiche socialiste" e ha avvertito che le elezioni del 2020 saranno "le più pericolose" di sempre.
"L'unico modo in cui perderemo queste elezioni è se le elezioni sono truccate", ha aggiunto il presidente, che in quasi tutti i sondaggi nazionali e in più stati in bilico è dietro a Biden,
Insistendo, senza fornire prove, sul fatto che il voto per posta è destinato a essere alterato da una frode elettorale, Trump ha minacciato di bloccare ulteriori finanziamenti che secondo i democratici sono urgentemente necessari per consentire al servizio postale degli Stati Uniti di lavorare milioni di schede.
Un tema su cui Michelle Obama ha semplicemente replicato accusando Trump di mentire. Biden non ha parlato durante l'evento di lunedì, ma in seguito ha twittato il suo sostegno. "Stasera abbiamo visto che gli americani sono pronti a unirsi e che noi persone possiamo superare queste crisi ed emergere più forti che mai", ha scritto.
Questa sera, martedì, parleranno l'ex presidente Bill Clinton e di Jill Biden, la moglie del candidato. Mercoledì, toccherà a Barack Obama e per Kamala Harris sarà il momento di opresnetarsi sotto i riflettori prima del culmine della convention, giovedì, quando Biden accetterà formalmente la nomina democratica e pronuncerà il suo discorso di accettazione.