"Voglio essere molto chiaro: chi arriva in Italia in maniera irregolare non potrà usufruire di alcuna opportunità di regolarizzazione. L’unico esito di un arrivo irregolare è un rimpatrio". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, durante la sua visita, con la ministra dell'Interno, Luciana Lamorgese, a Tunisi, dove hanno incontrato il presidente della Repubblica Kais Saied e i ministri dell'Interno, Hichem Mechichi e degli Esteri, Selma Ennaifer. "Un altro elemento determinante nella prevenzione dei flussi è la diffusione di corrette informazioni e credo che le autorità tunisine e italiane, insieme alle istituzioni europee, debbano attuare campagne di sensibilizzazione comuni sui rischi insiti nelle migrazioni irregolari, portate avanti da trafficanti di uomini senza scrupoli e destinate a concludersi, nella migliore delle ipotesi, con un rimpatrio", ha spiegato il capo della Farnesina.
"L’Italia è pronta a prestare assistenza tecnica" alla Tunisia per la lotta contro il traffico di essere umani. Ha assicurato Di Maio. "Ho detto - ha aggiunto - che è indispensabile rafforzare la lotta contro i trafficanti di esseri umani soprattutto nelle aree di Sfax e Mahdia", ha affermato il capo della Farnesina. "Il fenomeno migratorio è molto complesso e crediamo che debba essere affrontato in una cornice ampia. Per questo ho ribadito alle controparti tunisine la massima disponibilità dell’Italia a portare avanti i negoziati per un Accordo-quadro in ambito migratorio che preveda forme virtuose di integrazione", ha aggiunto Di Maio.
"L’Italia è sempre in prima linea nel sostenere la Tunisia con azioni concrete, ma per contrastare il traffico di migranti serve uno sforzo in più perché la pressione esercitata sul nostro Paese, in particolare sull’isola di Lampedusa e sulla Sicilia, crea una situazione di seria difficoltà aggravata dall’emergenza sanitaria Covid 19”. Ha confermato la ministra Lamorgese. “La presenza a Tunisi anche dei commissari europei Johansson e Varhelji - ha sottolineato la responsabile del Viminale - testimonia come l’Unione europea sia in questo momento accanto all’Italia per sostenere un intervento economicamente strutturato, e non solo securitario, con il fine di contenere l’immigrazione irregolare in direzione dell’Italia e quindi verso l’Europa”.
“Con questo spirito di collaborazione e di rispetto reciproco - ha concluso Lamorgese - abbiamo confermato al presidente della Repubblica Saied, e al capo del governo incaricato, Hichem Mechichi, che in questo momento di grave crisi economica la Tunisia non è sola. Può contare sull’Italia e sull’Europa che però si aspettano dalla Tunisia il massimo degli sforzi per contrastare il traffico dei migranti alle frontiere esterne dell’Unione europea”.