AGI - Taiwan ha formalizzato l'acquisto di 66 caccia F-16 di ultima generazione dall'azienda statunitense Lockheed Martin, con un accordo da 62 miliardi di dollari in 10 anni, destinato a rinfocolare le tensioni tra Washington e Pechino.
L'annuncio è stato dato dal Pentagono e come sottolinea Bloomberg, si tratta della prima vendita di jet da combattimento avanzati all'isola da quando l'ex presidente Usa, George W. Bush, aveva dato l'approvazione a quella di 150 F-16 nel 1992.
L'acquisto degli F-16 americani rientra nella più ampia politica di Taiwan - considerata dalla Cina parte del suo territorio - di modernizzare la sua difesa. L'amministrazione della presidente taiwanese Tsai Ing-wen ha proposto di aumentare del 10% le spese destinate alla difesa per il prossimo anno e rafforzare i legami nel settore della sicurezza con gli Usa, mossa dalla mancanza di disponibilità di Pechino di arrivare a un compromesso sulla sovranità dell'isola. La proposta di Tsai segna un aumento record per i fondi alla difesa di Taiwan, quantificato nel corrispettivo di 15,4 miliardi di dollari.
La sigla dell'accordo sugli F-12 americani è destinata ad attirarsi le ire della Cina, sebbene il primo via libera alla vendita da parte degli Usa fosse arrivato un anno fa in una comunicazione informale al Congresso e nonostante potrebbero volerci anni prima della consegna dei jet. Il Pentagono ha anche annunciato che il lavoro per la potenziale vendita di 90 jet, nel quadro dell'accordo formalizzato con Taiwan, potrebbe essere completato verso la fine del 2026. Rappresentanti della Lockheed Martin, in precedenza, avevano dichiarato di vedere in Taiwan un mercato per 400 dei nuovi F-16.
Quando, nell'agosto dello scorso anno, era stata annunciata la vendita, il ministero degli Esteri di Pechino aveva denunciato che si trattava di una "grave violazione del principio di una sola Cina".