AGI - Roma, 10 ago. - La schiacciante vittoria del presidente bielorusso, Aleksandr Lukashenko, che conquista il suo sesto mandato con l'80,23% delle preferenze, ha spinto in piazza migliaia di manifestanti contro i sospetti brogli: la polizia ha risposto con cariche, ne ha feriti oltre duecento e arrestati piu' di 3 mila. Le Ong hanno dato notizia anche di un decesso, smentito dal ministero dell'Interno. La leader dell'opposizione, Svetlana Tikhanovskaya, che ha ottenuto il 9,9%, non ha riconosciuto l'esito del voto e ha chiesto alle autorità che "il potere passi pacificamente all'opposizione".
Anche Berlino ha espresso "seri dubbi sulla condotta e sul carattere democratico" del voto, perché "non sono stati garantiti standard democratici minimi per un'elezione". La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha chiesto un conteggio "esatto" dei voti espressi e ha condannato la violenta repressione. La Polonia ha chiesto la convocazione di un vertice straordinario dell'Ue. Condanne sono arrivate anche dal presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, e dall'Alto rappresentante per la politica estera, Josep Borrell.
Da Minsk però il presidente, al comando dal lontano 1994, non mostra alcuna intenzione di indietreggiare. "Non permetterò che il Paese venga fatto a pezzi, i manifestanti in piazza sono pecore telecomandate dall'estero", ha dichiarato nel suo primo commento post pubblicazione dei dati ufficiali. E intanto si sono congratulati con lui il presidente russo, Vladimir Putin, e il presidente cinese, Xi Jinping.
"Le molestie e la repressione violenta dei manifestanti pacifici non hanno posto in Europa. Invito le autorità' bielorusse a garantire che i voti nelle elezioni di ieri siano conteggiati e pubblicati in modo accurato", ha chiesto in un tweet Von der Leyen. "Non riconosciamo i risultati. Abbiamo visto i protocolli di voto", ha invece sottolineato Tijanovskaya che ha invitato "coloro che credono che il loro voto sia stato rubato, a non rimanere in silenzio".
Le proteste in piazza sono scoppiate subito dopo la chiusura dei seggi. I manifestanti sono stati dispersi dalla polizia in assetto antisommossa, che ha usato camion con idranti, gas lacrimogeni, proiettili di gomma e manganelli. Il bilancio attuale è di 200 feriti e 3 mila arresti. Il ministero dell'Interno ha dichiarato che ci sono 39 feriti anche tra le forze dell'ordine. Circa 1.000 manifestanti sono stati arrestati nella capitale Minsk e circa 2.000 in altre città.