AGI - Per una soluzione alla questione Libia "non si può prescindere da un partner come l'Egitto", in quell'area Il Cairo ha un ruolo chiave. Lo ha detto il ministro della Difesa italiano, Lorenzo Guerini, oggi pomeriggio in audizione davanti alla commissione parlamentare di inchiesta sulla morte di Giulio Regeni. Dopo l'omicidio del ricercatore c'è stato un "raffreddamento" con l'Egitto, ovvero sul piano tecnico-operativo la Difesa italiana "ha ridotti i contatti", facendo anche in modo che nei contatti in essere non siano coinvolti le autorità di vertice.
Durante l'audizione è stato toccato anche il tema delle due nuove fregate della classe Fremm - la Emilio Bianchi e la Spartaco Schergat - che l'Italia cederà, attraverso Fincanteri, alll'Egitto. Guerini ha aggiunto che è stato "compresso progressivamente il numero di attività congiunte", passando da una media di 35 annue alle 10 attuali, "rivedendole nella tipologia in senso molto restrittivo".
Il ministro della Difesa ha comunque sottolineato che l'Egitto resta un "attore regionale determinante per gli equilibri nell'area mediterranea. Un Egitto che "controlla un passaggio marittimo cruciale come il Canale di Suez", per la libertà del movimento delle navi. "Le nostre relazioni di difesa tengono conto di questa sinergia".