Oggi alle 16.00 il premier Giuseppe Conte riferirà alle Camere l'esito del Consiglio europeo, dopo aver incassato il sì di Bruxelles all'accordo sul Recovery Fund che destinerà 209 miliardi all'Italia per la ricostruzione post-pandemia. Ieri Sergio Mattarella ha ricevuto Giuseppe, appena atterrato a Roma di ritorno dal vertice europeo. L'Europa esce rafforzata dall'accordo raggiunto a Bruxelles e ora per l'Italia ci sono le condizioni per predisporre in tempi rapidi un piano di interventi per superare la crisi Covid, ha fatto sapere il Quirinale. A quanto si apprende, nel corso dell’incontro il Presidente della Repubblica ha espresso a Conte apprezzamento e soddisfazione per l’importante esito del Consiglio Europeo. Un risultato che innanzitutto rafforza il ruolo dell’Unione e contribuisce alla creazione di condizioni proficue perché l’Italia possa predisporre rapidamente un concreto ed efficace programma di interventi.
Per il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, l'accordo "storico" sul Recovery fund è "un'opportunità unica di rilancio" per l'Italia che riceverà in dote circa 209 miliardi, 82 di sussidi e 127 di prestiti: il 10% delle risorse della Recovery e Resilience Facility potranno essere anticipate come prefinanziamento nel 2021 e sarà possibile includere anche le spese a partire da febbraio 2020 se coerenti con gli obiettivi previsti dallo strumento. Non solo: "I fondi saranno disponibili da gennaio 2021, nessun Paese avrà diritto di veto".
Salvini ha bocciato l'accordo e lo ha bollato come una "grossa fregatura": "Non c’è nessun regalo. E’ una resa senza condizioni alle scelte della Commissione". Ma il centrodestra è diviso. Lo sa bene Conte che ne ha approfittato per evidenziarle, ringraziando, in conferenza stampa a Bruxelles, "le opposizioni e, in particolare alcuni esponenti che, pur tra le legittime critiche, hanno ben compreso l'importanza storica della posta in gioco".
Il riferimento del premier è a Forza Italia, fin dall'inizio favorevole al pacchetto Ue, oltre che al Mes. Ma anche alla leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni, che, pur mantenendo scetticismo sulle misure, ieri aveva stupito con una nota in cui esprimeva il "sostegno" del suo partito al presidente del Consiglio nella "difesa fino in fondo dell'interesse nazionale".