AGI - Si è conclusa dopo oltre 10 ore di alta tensione l'odissea dei passeggeri di un autobus sequestrati a Lutsk, nell'Ovest dell'Ucraina: l'uomo armato è stato arrestato e tutti gli ostaggi liberati, ha annunciato il vice ministro dell'Interno, Anton Guerachtchenko. L'autore del folle gesto è il 44enne Maxime Krivoch, ucraino originario della regione russa di Orenburg, già condannato per frode e detenzione illegale d'armi; reati per i quali ha scontato quasi dieci anni in prigione.
Martedì mattina, armato di pistola ed esplosivo, l'uomo ha preso in ostaggio i passeggeri di un autobus nella piazza del Teatro di Lutsk, città a circa 400 km dalla capitale Kiev, sostenendo anche di aver installato una bomba, azionabile a distanza, in un luogo pubblico della città.
Il sequestratore ha sparato a un drone della polizia che sorvolava l'autobus e ha lanciato un pacco esplosivo in strada; dopo poco ha sparato due colpi contro le forze dell'ordine e ha anche lanciato dall'autobus una granata che non è esplosa. Inizialmente si è parlato di 20 ostaggi ma dopo la liberazione la polizia ha precisato che erano 16.
La tensione è stata altissima tutto il giorno, mentre i negoziatori parlavano con il sequestratore che non ha permesso nemmeno la consegna di cibo e acqua agli ostaggi (tra i quali donne e bambini) che non ha lasciato andare in bagno. Una situazione monitorata "personalmente" dal presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, che su Facebook assicurava sugli sforzi in atto "perché la situazione si risolvesse senza vittime".
In serata, dopo quasi 10 ore, l'uomo ha rilasciato tre ostaggi: una donna anziana, un adolescente e una giovane. Poco dopo la liberazione di tutti gli altri e il suo arresto. "L'uomo che oggi ha preso degli ostaggi a Lutsk e li ha tenuti dentro un autobus, è stato arrestato. È finita!", si e' felicitato il ministro dell'Interno, Arsen Avakov con un tweet.