AGI - Il premier francese, Jean Castex, intervistato sul ritorno della pandemia in Catalogna, non ha escluso una nuova chiusura dei confini con la Spagna. "La stiamo monitorando molto attentamente, qui in particolare, perché è un argomento reale che dobbiamo anche discutere con le autorità spagnole", ha affermato Castex durante una visita nella di Prades, nel dipartimento di confine dei Pirenei orientali, nel Sud-Ovest del Paese.
In Spagna, quasi 4 milioni di abitanti dell'area metropolitana di Barcellona sono stati invitati ieri a "rimanere a casa", tranne per motivi di prima necessità, a causa dell'aumento dei casi di Covid-19. Il confine tra Francia e Spagna è stato riaperto il 21 giugno, dopo tre mesi di rigoroso contenimento da parte spagnola per arginare la pandemia. La Spagna è uno dei paesi più colpiti dal Covid-19 con oltre 28.400 morti. Quasi un mese dopo la fine del lockdown, i contagi sono tornati ad aumentare nel Paese.
Il ministro della Salute spagnolo, Salvador Illa, ha dichiarato che esiste una trasmissione locale a Barcellona e nella sua area metropolitana di coronavirus, sebbene la situazione non possa essere classificata come una nuova ondata della pandemia di Covid-19.
"A Barcellona c'è la trasmissione interna alla comunità, è così, dobbiamo dirlo", ha dichiarato il ministro della Salute in un'intervista a Catalunya Radio. Ciò implica "la difficoltà di stabilire contatti e collegarli a specifici piccoli focolai e richiede misure di distanziamento sociale", ha aggiunto. Illa, che ha assicurato che il coordinamento e il dialogo con il governo sono "fluidi", ha chiesto ai cittadini del capoluogo catalano di seguire la raccomandazione del governo autonomo di non uscire di casa se non per ciò che è essenziale.
Il ministro ha spiegato inoltre che in questo momento non è sul tavolo la decretazione dello "stato di allarme" e l'auspicio è di mantenere sotto controllo la situazione rispettando le restrizioni.
Sullo sfondo dei timori della seconda ondata di contagi in atto in Spagna, la Comunità valenziana (comunità autonoma nel Sud-Est del Paese) ha esteso l'uso obbligatorio delle mascherine negli spazi pubblici e ha deciso di sospendere le attività notturne nella località di Gandia. Lo ha annunciato in conferenza stampa il ministro regionale della Salute, Ana Barcelo, la quale ha sottolineato che attualmente ci sono 20 focolai attivi nella regione e tra i nuovi positivi, si sono quadruplicati i casi nella fascia di età compresa tra 20 e 40 anni.
Barcelo ha poi indicato che si stanno verificando focolai soprattutto durante incontri in famiglia, dove si abbassa l'attenzione sulle misure di sicurezza, nelle feste private o nei luoghi di intrattenimento.