"Grazie all'intesa con la Commissione europea e la Presidenza di turno tedesca, l'Italia ha, per la prima volta, messo intorno ad un tavolo alcuni ministri dell'Interno di Paesi europei che si affacciano sul Mediterraneo e gli omologhi di alcuni Paesi del nord Africa da cui partono i flussi migratori più consistenti verso il nostro continente". Lo ha sottolineato il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, al termine della videoconferenza da Trieste promossa e organizzata dallo stessa titolare del Viminale, a cui hanno partecipato i commissari europei Ylva Johansson e Olivér Vàrhelyi, i ministri dell'Interno di Germania, Francia, Spagna e Malta e gli omologhi di Libia, Tunisia, Algeria, Marocco e Mauritania.
"È stato un confronto proficuo - ha proseguito il ministro - che ci permette di rafforzare l'impegno reciproco nel prevenire e combattere il traffico dei migranti. Tutti i Paesi hanno anche condiviso la sfida che ci impone di garantire il rispetto dei diritti umani e la dignità delle persone, ridurre la sofferenza umana di chi è più esposto ad ogni ricatto".
"Utilizzeremo tutti gli strumenti disponibili, compresi i partenariati bilaterali - ha concluso Lamorgese - per individuare e perseguire le reti criminali che sfruttano le persone più vulnerabili. Anche promuovendo una piu' stretta cooperazione di polizia per rafforzare gli strumenti operativi e le attività investigative. Oggi tutti insieme abbiamo avviato un importante percorso che ci vede protagonisti, europei ed africani, per tentare di governare il complesso fenomeno delle migrazioni".