AGI - Una corte di appello Usa ha emesso una sentenza che consentirebbe la prima esecuzione federale da 17 anni, a meno di una sospensione dell'ultimo minuto dalla Corte Suprema. L'amministrazione Trump ha programmato altre tre esecuzioni nei prossimi mesi.
Daniel Lee, suprematista bianco di 47 anni, è stato condannato nel 1999 per aver ucciso in Arkansas un commerciante d'armi, sua moglie e la loro figlia di otto anni. Per lui, oggi è prevista l'iniezione letale nell'Indiana, nella prigione di Terre Haute. I parenti delle vittime, fra i quali la nonna della bambina, Earlene Peterson, hanno chiesto che l'esecuzione sia rinviata a causa della pandemia di coronavirus. Ma l'ingiunzione temporanea del Distretto Sud della corte distrettuale dell'Indiana, emessa in questo senso, è stata revocata ieri dalla Corte d'appello che ha stabilito di andare avanti con l'esecuzione.
La famiglia delle vittime si appellerà "alla Corte suprema degli Stati Uniti per cercare di ottenere l'annullamento", ha detto il loro avvocato Baker Kurrus. Sperano di ritardare l'esecuzione finché il viaggio verso la prigione non sarà sicuro. "Il governo federale ha messo questa famiglia nell'insostenibile posizione di dover scegliere fra il loro diritto ad assistere all'esecuzione di Danny Lee e la loro salute e sicurezza", ha aggiunto il legale.
Il Bureau of Prisons ieri ha annunciato che un membro del personale della prigione di Terre Haute è risultato positivo al virus. La maggior parte dei reati negli Stati Uniti sono processati a livello dei singoli Stati, ma il governo federale si occupa dei casi più gravi, come gli attacchi terroristici o i crimini razzisti. L'ultima esecuzione a livello federale risale al 2003. Negli ultimi 45 anni, solo tre persone sono state messe a morte dal governo federale, tra cui Timothy McVeigh, che è stato condannato per aver messo una bomba in un edificio del governo federale nel 1995, uccidendo 168 persone, e fu giustiziato nel 2001.
"Non c'è ragione per cui qualcuno debba eseguire delle esecuzioni in questo momento a causa della pandemia", ha detto Robert Dunham, direttore esecutivo del Death Penalty Information Center, accusando l'amministrazione di Trump di "uso politico della pena di morte".
Trump deve affrontare una dura elezione a novembre per assicurarsi un secondo mandato. Peterson, madre e nonna delle vittime di Lee, si oppone alla sentenza e ha chiesto più volte all'amministrazione di concedergli la grazia. Sostenitrice di Trump, ha chiesto al presidente di intervenire: "L'esecuzione programmata di Danny Lee per l'omicidio di mia figlia e di mia nipote non è quello che voglio e porterebbe più dolore alla mia famiglia".