AGI - Xu Zhangrun, un giurista cinese che aveva criticato Xi per la gestione dell’epidemia di Covid-19, è stato sottoposto a fermo di polizia in Cina.
Secondo quanto dichiarato da amici dell’uomo citati dal Guardian, una decina di auto della polizia è arrivata davanti all’abitazione dell'accademico per prenderlo in consegna e sequestrare il suo computer e altri oggetti personali. Xu si trovava in un regime di arresti domiciliari da febbraio scorso, dopo la pubblicazione di una serie di attacchi a Xi contenuti nel suo saggio “Allarme virale: quando la rabbia supera la paura”.
Il giurista, docente della prestigiosa università Tsinghua di Pechino, non era nuovo a critiche alla leadership e già in passato, su altri temi, aveva espresso il proprio dissenso. Di orientamento progressista e pro-democratico, l’accademico cinese era stato escluso dai social media e gli era stato tagliato il collegamento Internet.
Sempre secondo testimonianze di suoi amici, la scorsa settimana era stato confinato in casa, in vista del doppio anniversario della fondazione del Partito Comunista Cinese e del ritorno di Hong Kong alla Cina, segnato dalle proteste contro la controversa legge sulla sicurezza nazionale nella città, ma sabato scorso gli sarebbero stati revocati gli arresti domiciliari.