AGI - "L'ecologia sarà il cuore delle priorità" del nuovo governo francese. Lo ha dichiarato Jean Castex., neo premier nominato da Macron dopo le dimissioni presentate da Edouard Philipp. "Il piano di rilancio, la ricostruzione investendo in settori del futuro, l'ecologia, il dialogo sociale, la fiducia nei territori. Sarà il metodo ", ha elencato il premier considerato 'uomo del "deconfinamento di successo", chiamato "nel momento critico della crisi sanitaria".
"Dobbiamo continuare a sostenere l'economia", ha dichiarato Castex. "Ma dobbiamo fare scelte giudiziose, scelte orientate, vale a dire scelte che ci consentano di ricostruire, guadagnare sovranità economica, avere una Francia piu' economica dal punto di vista del rispetto per l'ambiente, quindi misure di emergenza e strutturali. Questo e' l'asse del piano di risanamento che stiamo preparando", ha spiegato, sottolineando di "non essere qui per cercare i riflettori, ma per avere risultati".
"Vogliamo i risultati dell'azione pubblica energica nel quadro di un piano di stimolo vigoroso che stiamo preparando per ricostruire il nostro Paese", ha spiegato. "L'unica cosa che mi interessa e' lavorare nel miglior modo possibile per il mio Paese e per i miei concittadini. Questo e' cio' che faccio da anni all'interno dell'apparato statale", ha sottolineato.
Chi è Castex
"Gaullista sociale", come si è definito lui stesso, Castex è un grand commis che non è mai stato ministro finora ma è un funzionario statale francese di altissimo livello, uscito dalla scuola superiore di pubblica amministrazione ed ha al suo attivo diversi incarichi coperti, tra cui l'ultimo, cruciale. Castex conosce dunque bene la macchina dello Stato e questo gli tornerà utile nel gestire il Paese nella difficile fase che si prepara. Vicino ad Alexis Kohler, segretario generale dell'Eliseo, il 54enne Castex, uomo di destra, raccoglie i risultati della gestione, efficace e discreta, della graduale riapertura del Paese dopo la pandemia. Castex, ex collaboratore di Nicolas Sarkozy, e sindaco di Prades, nei Pirenei orientali, per Les Republicains, "è un alto funzionario completo e versatile che avrà a cuore riformare lo Stato e condurre un dialogo pacifico con i territori", ha sottolineato l'Eliseo in una nota.
Il licenziamento di Philippe
Il rimpasto di governo in Francia era nell'aria e in cantiere da diverse settimane ed è adesso avviato: il premier Edouard Philippe, che ha guidato il Paese durante la pandemia di coronavirus, ha presentato le sue dimissioni al presidente, Emmanuel Macron, che le ha accettate. Il rimpasto sarà rapidissimo. Macron lavorerà nel week end e probabilmente il nuovo governo sarà pronto per il Consiglio dei ministri di mercoledì 8 luglio. Gilles Boyer, uno degli amici piu' cari di Philippe, ha twittato: "Orgoglioso dei 1145 giorni di Philippe premier a Matignon e grazie a Emmanuel Macron per la fiducia in lui!".
Il premier dimissionario, la cui popolarità è cresciuta di pari passo all'impopolarità di Macron, è stato rieletto, a valanga, come sindaco di Le Havre: vi tornerà (il consiglio municipale della città portuale è convocata per domani) e da lì potrebbe costruire la sua candidatura come possibile rivale di Macron nelle prossime presidenziali.
La sua popolarità infatti è ben salda: sei francesi su dieci avrebbero voluto che rimanesse premier, mentre il 52%, in un recente sondaggio, ha detto di desiderare un cambiamento significativo nella politica di governo. Inevitabile che il capo dell'Eliseo, dopo averlo tenuto per tre anni alla guida di Matignon, abbia voluto toglierselo di torno.
Dopo la pesante sanzione elettorale del suo partito, Macron ha preannunciato un nuovo impulso alla seconda parte del suo mandato quinquennale: non solo una nuova squadra, ma una nuova fase programmatica con un progetto di "ricostruzione sociale, economica, ambientale e locale". Dopo tre anni all'Eliseo, aver attuato controverse riforme, attraversato varie crisi (non solo il Covid-19 ma anche i 'gilet gialli') e in attesa dell'impatto economico sul Paese della pandemia, Macron vuole un nuovo respiro, ha bisogno, ha detto proprio cosi', di "reinventarsi".