AGI - Migliaia di moscoviti hanno ignorato l’invito del sindaco a rimanere a casa e si sono riversati nel centro della capitale russa per assistere alla parata militare sulla Piazza Rossa con cui si è celebrato - in ritardo di oltre un mese per via della pandemia - il 75mo anniversario della vittoria sui nazisti nella Seconda guerra mondiale. Nonostante il contagio in Russia viaggi su una media di 7 mila nuovi casi al giorno, il Cremlino non ha rinunciato all’evento con cui ogni anno soffia sul sentimento patriottico del Paese che ha dato un enorme contributo in vite umane alla sconfitta delle truppe di Hitler.
“Impossibile immaginare cosa sarebbe accaduto al mondo se l’Armata Rossa non fosse scesa in campo a difendersi”, ha dichiarato il presidente, Vladimir Putin, nel suo discorso, attorniato dai leader di alcune dell’ex repubbliche satelliti, come la Bielorussia, Uzbekistan e Kazakistan, ma in assenza di big internazionali come il capo dell’Eliseo, Emmanuel Macron, e quello cinese Xi Jinping, che pure avevano accettato l’invito a presenziare alla parata. Il Presidente del Kirghizistan, Sooronbay Jeenbekov, arrivato a Mosca per l’occasione, non ha invece potuto partecipare dopo che due membri della sua delegazione sono risultati positivi al Covid-19.
Non sono mancati neppure i veterani, oltre 80, tenuti in quarantena per due settimane prima dell’evento per evitare rischi; test a tappeto, invece, per tutti i militari che partecipavano.
Ma mentre i carri armati T-34 sfilavano sotto le mura del Cremlino, le autorità sanitarie hanno annunciato altri 7.176 nuovi casi di coronavirus, di cui 811 a Mosca, portando il totale degli infetti nel Paese a oltre 6 mila (606.881). In una ventina di città le celebrazioni non si sono tenute per i timori delle ricadute sanitarie, soprattutto sulle categorie a rischio; ma le città simbolo, come Mosca, non si sono potute esimere e proprio ieri nella capitale è scattata l’ultima fase di riaperture.
La parata fa da apripista a una settimana chiave per il Cremlino: domani iniziano le operazioni di voto, spalmate su sette giorni al fine di evitare assembramenti pericolosi, per approvare il pacchetto di riforme costituzionali voluto da Putin e con cui, tra le altre cose, si permette all’attuale presidente di ricandidarsi per altri due mandati, potenzialmente rimanendo al potere fino al 2036.
Sotto Putin la ‘pobeda’, la vittoria sul nazismo, è diventato un vero e proprio culto, fulcro dell’ideologia della nuova Russia. Una settimana fa, il leader del Cremlino ha partecipato all’inaugurazione della nuova cattedrale ortodossa delle Forze armate, poco fuori Mosca, in parte dedicata proprio alla Vittoria. Il piano era adornarla con un mosaico che raffigurasse Putin insieme ad altri ufficiali politici e militari russi, tra cui Stalin, ma il progetto è stato cambiato dopo che ne è trapelata un’immagine che ha scatenato una bufera di polemiche. L