Tensioni tra le due Coree: Seul conferma l'esplosione in un ufficio inter-coreano
AGI - La Corea del Nord ha fatto saltare con un'esplosione l'ufficio di collegamento con la Corea del Sud a Kaesong, nel territorio nordcoreano ma vicino al confine. Lo riferisce il Ministero dell'Unificazione sud-coreano, citato dall'agenzia Yonhap, confermando le prime speculazioni e precisando che l'esplosione è avvenuta alle 14.49, ora locale.
A Kaesong, dove sorgono il complesso industriale inter-coreano e l'ufficio di collegamento tra i due Paesi, poco a nord del confine, ed è stato avvistato fumo nei pressi della città. La sorella del leader nord-coreano Kim Jong-un, Kim Yo-jong, aveva lasciato intendere di volere abbattere l'ufficio di collegamento la settimana scorsa.
Nelle scorse ora la Corea del Nord ha minacciato di fare entrare le proprie truppe nelle aree smilitarizzate in seguito agli accordi raggiunti con la Corea del Sud nel 2018 come risposta alla propaganda di Seul. L'Esercito Popolare Di Corea ha dichiarato che è allo studio un "piano d'azione" per "fare avanzare l'esercito di nuovo nelle zone che sono state demilitarizzate base all'accordo Nord-Sud, di fare della prima linea una fortezza e innalzare ulteriormente la vigilanza militare contro il Sud", si legge in un comunicato del personale militare dell'esercito nord-coreano diffuso dall'agenzia di stampa del regime di Kim Jong-un, Korean Central News Agency (Kcna). La nota aggiunge anche si sta valutando il lancio di volantini propagandistici al Sud. L'esercito, si legge nella nota, "attuerà rapidamente e pienamente ogni decisione o ordine del partito e del governo".
Le relazioni tra le due Coree si sono deteriorate negli ultimi giorni, con la minaccia di Pyongyang di chiudere le comunicazioni tra i due Paesi divisi dal trentottesimo parallelo in seguito al lancio di volantini verso il Nord da parte di attivisti di Seul. Il comunicato, inusuale per i dettagli riguardanti il processo decisionale in corso, giunge a pochi giorni dalla minaccia della sorella di Kim, Kim Yo-jong, di ulteriori azioni contro la Corea del Sud, spesso definita "nemica", lasciando intendere la possibilita' di distruggere l'ufficio di collegamento. In risposta all'ultima minaccia di Pyongyang il Ministero della Difesa sud-coreano ha richiamato il Nord al rispetto degli accordi raggiunti nei summit tra Kim e il presidente sud-coreano Moon Jae-in nel 2018 di cessare tutti gli "atti ostili" verso la controparte. "Prendiamo seriamente la situazione", ha detto il portavoce Chok Hyun-soo, e l'esercito è pienamente pronto "per ogni circostanza".