"Non ci ho pensato molto, la sua vita era in pericolo... Ma se gli altri tre agenti di polizia che erano in piedi quando George Floyd è stato assassinato, fossero intervenuti e avessero impedito al loro collega di fare quello che stava facendo, George Floyd sarebbe vivo oggi". Il manifestante di colore di Black Lives Matter (Blm), che ha portato in salvo un estremnista di destra durante le proteste di sabato a Londra, ha parlato del momento in cui ha deciso di intervenire per aiutare l'uomo che rischiava il linciaggio. In un'intervista a Channel 4 News, Patrick Hutchinson, che fa il personal trainer ed è già nonno, ha raccontato di aver agito d'istinto: "Non ci pensi al momento, fai semplicemente quello che devi fare. La sua vita era in pericolo, quindi sono andato li', l'ho preso in braccio, l'ho messo sulle mie spalle e ho iniziato a marciare verso la polizia con lui".
La richiesta di equità
"Voglio solo uguaglianza, uguaglianza per tutti noi. Al momento la bilancia non e' equanime e io voglio solo che le cose siano eque per i miei figli e nipoti". Hutchinson, esperto di arti marziali, era andato sabato con alcuni amici alla protesta antirazzista; ma vicino alla stazione di Waterloo i manifestanti neri si sono scontrati con gruppi di estrema destra e l'uomo bianco, che poi lui ha raccolto da terra, è rimasto solo perché lasciato indietro dai commilitoni.