AGI - "La storia non si cancella". Il presidente francese Emmanuel Macron prende posizione contro le proteste degli ultimi giorni, in tutto il mondo, contro le statue e i simboli di un passato coloniale e legato al razzismo. Durante il suo quarto discorso alla Nazione dall'inizio della pandemia da coronavirus, il capo dell'Eliseo è intervenuto in merito alle polemiche sulle violente proteste per la morte di George Floyd: "Saremo inflessibili di fronte al razzismo e all'antisemitismo".
La Francia, dice ancora Macron, sarà "inflessibile di fronte al razzismo, all'antisemitismo e alla discriminazione" ma "non cancellerà alcuna traccia o nome della sua storia". Per poi difendere i tutori della legge: "Poliziotti e gendarmi meritano il sostegno delle autorità pubbliche e la riconoscenza della nazione".
Il dibattito sulle statue è molto vivo anche in Italia dopo che è arrivata la rivendicazione per l'assalto alla statua di Indro Montanelli a Milano, cosparsa di vernice rossa e deturpata dalla scritta "razzista e stupratore". Sulle pagine social gli studenti milanesi di RSM e Lume si legge: "Crediamo che figure come quella di Indro Montanelli siano dannose per l'immaginario di tutti e in una città come Milano, medaglia d'oro alla Resistenza, la statua di Indro Montanelli è una contraddizione che non possiamo più accettare. Un colonialista che ha fatto dello schiavismo una parte importante della sua attività politica non può e non deve essere celebrato in pubblica piazza", si legge nel post che accompagna il video dell'imbrattamento.