AGI - "Resta ferma la nostra incessante richiesta di progressi significativi sul caso del barbaro omicidio di Giulio Regeni". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, rispondendo a un'interrogazione alla Camera dei Deputati. "Il Governo e le istituzioni italiane - ha aggiunto - continuano ad esigere la verità dalle autorità egiziane attraverso una reale, fattiva ed efficace cooperazione".
"La verità per Giulio è un'aspettativa fortemente radicata nella nostra pubblica opinione e che il nostro governo reitera con determinazione a ogni occasione di contatto con le istituzioni egiziane a tutti i livelli", ha confermato il capo della Farnesina. "L'ho ribadita anche nella mia più recente conversazione telefonica con il ministro degli Esteri Shoukry", ha aggiunto.
Di Maio ha anche risposto sulla questione delle forniture promesse dall'Italia all'Egitto. "È bene precisare che la procedura autorizzativa citata per la conclusione delle trattative per le fregate Fremm Fincantieri è tutt'ora in corso", ha spiegato il ministro.
"Il tema delle vendite di armamenti all'Egitto va affrontato a mio parere tenendo presente due ordini di valutazione entrambi importanti: le regole e la sensibilità politica", ha spiegato Di Maio che ha sottolineato che il Governo "esamina caso per caso le richieste delle imprese italiane a trattative contrattuali di fornitura e poi all'esportazione".
"Oltre alla normativa nazionale si guarda naturale alla deliberazione dell'Unione europea in materia di rapporti con l'Egitto. Il governo valuta la specifica natura dei materiali, il destinatario, l'utilizzatore e la loro possibile destinazione d'uso. Il controllo viene effettuato anche attraverso il contributo di pareri tecnico-militari. Il rilascio delle autorizzazioni è subordinato all'applicazione rigorosa di questi criteri. Viene inoltre verificata l'inesistenza di impedimenti sia per quanto riguarda le aziende coinvolte sia con riferimento alle eventuali dichiarazioni di embargo totale o parziale delle forniture belliche da parte di Onu, Ue e Osce", ha affermato il capo della Farnesina.
"Oltre al vaglio di natura giuridico-tenica, il governo ha ritenuto ovviamente di svolgere una valutazione politica che e' in corso al livello di delegazioni di livello di governo sotto la guida del presidente del Consiglio", ha precisato Di Maio. "Vorrei peraltro sottolineare in questa sede come l'Egitto resti uno degli interlocutori fondamentali nel quadrante mediterraneo nell'ambito di importanti dossier come il conflitto in Libia, la lotta al terrorismo e ai traffici illeciti nonché la gestione dei flussi migratori e la cooperazione in campo energetico", ha affermato Di Maio.