La ministra delle Finanze finlandese, Katri Kulmuni, si è dimessa dopo che è emerso che aveva speso più di 50 mila euro di fondi pubblici per un corso sulle tecniche di comunicazione ai media. Inizialmente la 32enne, che è la più giovane componente dell'esecutivo e un astro nascente della politica finlandese, si era offerta di restituire i soldi. Ma poi, quando una rivista ha rivelato che il conto delle lezioni impartite dall'agenzia Tekir Oy era arrivato a 56mila euro in sei mesi, è stata costretta al passo indietro. "Solo questa settimana mi sono resa conto del costo complessivo di questa cosa e devo trarne la conclusione che non posso proseguire come membro del governo", ha dichiarato la ministra.
La premier socialdemocratica, Sanna Marin, ha accettato le dimissioni affermando che sostiene "una decisione che è stata sicuramente difficile". La Kulmuni resta comunque la leader del Partito di Centro, una formazione liberale che rappresenta i settori rurali del Paese scandinavo ed è uno dei cinque partiti che sostengono l'esecutivo. E' la seconda figura di rilievo che lascia il governo dopo le dimissioni del premier socialdemocratico Antti Rinne a dicembre, proprio su pressione del Partito di Centro della Kulmuni per lo sciopero delle Poste innescato da un piano di taglio delle retribuzioni di cui l'esecutivo era all'oscuro.