AGI - Perquisizioni e interrogatori in dodici Laender per istigazione all'odio in rete in relazione all'omicidio di Walter Luebcke, il politico della Cdu ucciso il 2 giugno 2019 sulla terrazza della sua abitazione a Kassel da un estremista di destra. A causa delle sue note prese di posizioni a favore di migranti e per un centro d'accoglienza, prima del delitto l'esponente cristiano-democratico era stato oggetto di minacce di morte, ma una forte ondata di insulti si era propagata sui social media anche dopo la sua morte.
Come comunicato dall'Ufficio criminale di Wiesbaden, le perquisizioni e gli interrogatori erano rivolti in particolare a 40 persone. Le ipotesi di reato nei loro confronti sono l'incitazione a compiere reati, l'apologia di omicidio e l'offesa della memoria di persone defunte. Il tutto via Internet.
Tra gli altri, in Assia - il Land nel quale operava ed è stato ucciso Luebcke - con queste accuse sono finiti nel mirino degli inquirenti cinque uomini e una donna tra i 25 e i 62 anni. È dal settembre dell'anno scorso che la Centrale per la lotto alla criminalità in rete insieme alla Procura generale di Francoforte indaga sulla marea di commenti d'odio e su chi li ha propagati in relazione all'omicidio Luebcke.
A detta della ministra alla Giustizia federale, Christine Lambrecht, si tratta di una "coerente risposta" dello stato di diritto: "Minacce piene di disprezzo creano un clima di violenza", ha scritto l'esponente socialdemocratica su Twitter, per cui "sia chiaro che chi minaccia il prossimo deve fare i conti con un'azione penale".
Complessivamente, sono in corso indagini in Nord-Reno Vestfalia, Assia, Sassonia, Baden Wuerttemberg, Amburgo, Meclemburgo, Bassa Sassonia, Renania Palatinato e Sassonia-Anhalt. Per l'omicidio di Walter Luebcke si trova in carcere Stephan E., che a detta degli inquirenti era mosso da motivazioni legate ad un'ideologia di estrema destra. Il processo nei suoi confronti iniziera' il prossimo 16 giugno.