AGI - Coprifuoco in oltre 25 città di 16 Stati americani. In una decina di queste, tra cui la capitale Washington DC, è intervenuta la Guardia nazionale. E finora sono state arrestate circa 1.400 persone.
È la violenta rabbia che sta attraversando gli Stati Uniti come una valanga, innescata a Minneapolis lunedì con l'uccisione di George Floyd, afroamericano padre di famiglia morto soffocato dal ginocchio dell'agente di polizia, Derek Chauvin, durante l'arresto.
La protesta sbarca in Europa
E mentre il legale della famiglia denuncia un "omicidio premeditato", la protesta arriva, pacificamente, in Europa: tra sabato e domenica cortei a Berlino, Copenaghen e Londra e nella capitale britannica nella capitale britannica la manifestazione a Trafalgar Square è stata interrotta perché i dimostranti non rispettavano le norme sul distanziamento.
Nella Bundesliga tedesca Thuram Junior si è inginocchiato dopo aver segnato, mentre il centrocampista Usa Weston McKennie ha giocato con una fascia al braccio con la scritta 'giustizia per George'.
E proprio a Minneapolis, dove sono state arrestate 1.400 persone, la polizia è intervenuta, per la prima volta, con cariche contro le centinaia di persone che avevano violato il coprifuoco. Il bilancio più pesante si è registrato però a Indianapolis, nell'Indiana, dove una persona è stata uccise e altre tre sono rimaste ferite a colpi d'arma da fuoco. Si tratta della terza vittima dall'inizio della proteste.
In tutto il Paese, da New York a Los Angeles, da Ferguson a Tampa, sono stati dati alle fiamme commissariati e mezzi della polizia. Sono stati saccheggiati negozi e distrutte vetrine. Decine di migliaia di manifestanti sono scesi in strada chiedendo accuse più severe e altri arresti per la morte di Floyd.
A Los Angeles, gli agenti hanno sparato proiettili di gomma e caricato i rivoltosi che hanno dato fuoco a un'auto della polizia. Scontri anche a Chicago e Philadelphia dove le forze dell'ordine non ha risparmiato su spray al peperoncino e granate stordenti.
400 arresti solo a Los Angeles
Quasi 400 persone sono state arrestate a Los Angeles sabato notte,lo scrive la Cnn citando il capo della polizia Michel Moore. Il capo della polizia ha aggiunto che nella maggior parte dei casi si tratta di arresti in flagranza per saccheggio. Resta il coprifuoco fra le 8 di sera (in Italia le 5 del mattino), e le 5 di lunedì mattina (le 14 ora italiana), nell'intera città.
Moore prevede di raddoppiare la forza lavoro del Dipartimento di Polizia di Los Angeles per questa notte e 500 membri della Guardia Nazionale si uniranno alla Polizia di Los Angeles per mantenere l'ordine.
Gli uomini della Guardia Nazionale non pattuglieranno le strade di Los Angeles, ma saranno di stanza presso specifiche attività commerciali per proteggerli dai danni, ha aggiunto Moore. "La mia speranza e la mia preghiera è che il loro mandato qui sia breve", ha detto Moore.
I riservisti della Guardia Nazionale sono in standby anche per altre città della California, tra cui San Francisco e San Diego, secondo Brian Ferguson, portavoce dell'Ufficio statale per la gestione delle emergenze.
Tim Walzs, governatore del Minnesota, ha dichiarato che sta mobilitando l'intera Guardia nazionale di 13 mila membri dello Stato per occuparsi dei rivoltosi che hanno saccheggiato negozi e dato alle fiamme alcuni locali a Minneapolis e a St. Paul. Tutte le principali autostrade che conducono a Minneapolis sono state chiuse per non fare entrare chi viene da fuori espressamente per alimentare la rivolta.
A New York hanno fatto discutere le nuove violenze degli agenti, in particolare dopo la pubblicazione di un video che mostra un'auto della polizia andare contro i manifestanti. Immagini che il sindaco Bill de Blasio ha definito "sconvolgenti" ma senza accusare gli agenti che "in questi giorni hanno subito cose orribili". Sulla vicenda è stata aperta un'inchiesta.
Nella Grande Mela sono state arrestate 345 persone, feriti 33 agenti, alcuni in modo grave e bruciati 48 veicoli della polizia.
Nonostante le reiterate minacce e accuse del presidente Donald Trump contro "anarchici e saccheggiatori", è stata una notte di scontri e tafferugli anche davanti alla Casa Bianca, con vetrine distrutte e cassonetti incendiati. "Non permetterò a una folla arrabbiata di dominare, sono determinato a proteggere la democrazia e lo stato di diritto", aveva dichiarato Trump da Cape Canaveral che sono un diritto degli americani. Nella sua telefonata ai familiari, secondo quanto raccontato dal fratello di Floyd, "non ha dato opportunità di parlare, come se avesse fretta di chiudere la conversazione".
Più morbido il suo sfidante alla Casa Bianca, il democratico Joe Biden, che ha comunque condannato le violenze. "Protestare contro tale brutalità è giusto e necessario, è una risposta assolutamente americana ma bruciare le comunità e distruggere inutilmente non lo è", ha dichiarato.
Stato di calamità in Texas
Il governatore del Texas Greg Abbott ha dichiarato lo stato di calamita' per tutte le contee del Texas dopo le violente proteste che hanno colpito lo Stato.
"Ogni texano e ogni americano ha il diritto di protestare e io incoraggio tutti i texani ad esercitare i loro diritti del Primo Emendamento", ha detto Abbott, "tuttavia, la violenza contro gli altri e la distruzione della proprietà eèinaccettabile e controproducente".
Abbott ha continuato: "Poiché le proteste sono diventate violente in varie aree dello Stato, è fondamentale mantenere l'ordine, sostenere la sicurezza pubblica e proteggere da danni o perdite di proprietà. Autorizzando ulteriori agenti federali a servire come ufficiali di pace del Texas, aiuteremo a proteggere la sicurezza della gente, assicurando al tempo stesso che i manifestanti pacifici possano continuare a far sentire la loro voce".
Feriti 60 agenti della Casa Bianca
Più di 60 agenti del Secret Service fra quelli in uniforme e gli agenti speciali della scorta diretta del presidente Usa sono rimasti feriti nei disordini di questi giorni nei pressi della Casa Bianca. Lo riferisce la Cnn citando una nota del Secret Service.
Funzionari e agenti sono stati colpiti dai lanci di "proiettili come mattoni, sassi, bottiglie, petardi e altri oggetti. Il personale è stato anche aggredito direttamente e fisicamente mentre veniva preso a calci, preso a pugni ed esposto a fluidi corporei". Undici dipendenti dei servizi segreti sono stati trasportati all'ospedale con ferite non mortali.
I Servizi Segreti hanno detto che nessuno ha attraversato la recinzione della Casa Bianca e che nessuna delle persone protette è mai stata in pericolo.
Gli agenti hanno effettuato un arresto vicino alla Casa Bianca sabato sera.