Il presidente americano Donald Trump ha minacciato di sospendere per sempre il finanziamento americano all'Oms e di uscire dall'organizzazione non questa non si impegnerà a "miglioramenti significativi" entro 30 giorni. Se questo non avviene, ha detto il presidente al termine di una giornata in cui si è tenuta l'assemblea dell'Oms e dopo avere annunciato di assumere regolarmente il farmaco antimalarico idrossiclorochina a titolo preventivo del coronavirus, "trasformerò la sospensione temporanea del finanziamento all'Oms in una misura permanente e riconsiderero' la nostra partecipazione all'Organizzazione".
In una lettera di 4 pagine indirizzata al segretario generale dell'Oms e pubblicata dal presidente Trump poco prima delle 23 (le 5 in Italia) sul suo profilo Twitter (seguito da 80 milioni di persone), si elencano tutti gli "errori" commessi dall'Organizzazione a partire dall'inizio dell'epidemia in Cina.
Come Trump ha più volte sottolineato nelle scorse settimane, l'organizzazione ha sbagliato "ripetutamente" difendendo Pechino dalle accuse di scarsa trasparenza all'inizio della diffusione. "Gli errori reiterati da parte sua e della sua organizzazione - scrive Trump nell'ultima parte della lettera al capo dell'Oms Tedros Adhenom - sono stati estremamente gravosi per il mondo": secondo il presidente, "molte vite avrebbero potuto essere salvate" se il direttore "avesse seguito l'esempio" di uno dei suoi predecessori alla guida dell'Oms, la norvegese Harlem Brundtland, che nel 2003 riusci' a bloccare la diffusione della Sars, come sottolinea Trump.
"Il solo modo perché l'Oms vada avanti è dimostrare la sua indipendenza dalla Cina. La mia amministrazione - prosegue la lettera - ha gia' avviato una discussione con voi su come riformare l'organizzazione. Ma è necessario agire velocemente. Non abbiamo tempo da perdere. Il mio dovere di presidente Usa è di informarvi che trasformero' il congelamento temporaneo del finanziamento in definitivo se l'Oms non si impegna in sostanziali e significativi miglioramenti entro i prossimi 30 giorni, e riconsidererò la nostra partecipazione. Non posso permettere che i contribuenti americani continuino a finanziare un'organizzazione che, allo stato attuale, non persegue gli interessi degli Usa".
La Cina risponde al nuovo attacco del presidente degli Stati Uniti, accusandolo di "scaricare la responsabilità" della gestione dell'epidemia di coronavirus e di "infangare" la Cina. Lo ha dichiarato il portavoce del Ministero degli Esteri cinese, Zhao Lijian, in risposta a una domanda sulla lettera invita dal presidente Trump. Gli Stati Uniti, ha aggiunto Zhao, hanno fatto "un errore di valutazione" nel cercare di utilizzare la Cina per evitare le proprie responsabilità.