Aumenta di nuovo la tensione tra Usa e Cina .
Il presidente americano Donald Trump ha avanzato l'ipotesi di "rompere l'intera relazione" con la Cina, sostenendo di avere "un rapporto molto buono" con il leader cinese Xi Jinping ma "al momento" di "non avere voglia di parlarci".
In un'intervista con FoxNews, il capo della Casa Bianca si è detto "molto deluso" con Pechino, criticando la risposta cinese alla pandemia di coronavirus. "Avrebbero potuto fermarla", ha sottolineato.
A surriscaldare nuovamente i rapporti sino-americani, sono state le accuse statunitensi di hackeraggio rivolte contro pirati informatici cinesi che starebbero cercando di rubare la proprietà intellettuale Usa sui trattamenti e sul vaccino contro il Covid-19. La Cina le ha respinte come una “calunnia”.
Ieri l’Fbi (Federal Bureau of Investigation) e la Cybersecurity and Infrastructure Security Agency, che fa capo al Dipartimento per la Sicurezza Interna Usa, avevano emesso un’allerta congiunta contro gli hacker cinesi, promettendo maggiori dettagli nei prossimi giorni.
La Cina, ha aggiunto il portavoce del Ministero degli Esteri, Zhao Lijian, si oppone fermamente all’allerta emessa dalle due agenzie Usa, e ogni tentativo di sabotaggio on line contro la malattia dovrebbe essere condannato.
La Cina si definisce “vittima” dei cyber-attacchi e già lunedì scorso, alle anticipazioni della mossa annunciata ieri da Washington, aveva definito “immorale” essere presa di mira per i timori di spionaggio informatico.