Nel mondo sono una cinquantina le navi da crociera su cui sono bloccati complessivamente oltre 100 mila membri dell'equipaggio a causa della pandemia di coronavirus che ne ha già causato la morte di almeno 17. E' quanto emerge da un conteggio del Guardian che denuncia la situazione di questi "naufraghi galleggianti" isolati a bordo, spesso confinati in cabina, senza stipendio e con poche possibilità di comunicazione con l'esterno. Ad aggravare la situazione c'è il fatto che di norma sulla nave c'è solo un medico e qualche infermiere e i malati devono quindi assistiti negli ospedali a terra che spesso accettano di curare solo i malati la cui vita sia in grave pericolo.
L'allarme per le navi da crociere era scattato con la Diamond Princess, rimasta per due settimane bloccata in quarantena in Giappone a partire da inizio febbraio. Il bilancio finale parla di 712 contagiati su 3.711 persone a bordo e almeno 14 morti. le crociere sono però continuate a partire fino a metà marzo.
L'ultimo Dcpm ha sospeso i servizi di crociera da parte delle navi battenti bandiera italiana e Msc ha appena prorogato lo stop alle sue attività al 10 luglio. In Giappone la Costa Atlantica è ferma da gennaio nel porto di Nagasaki per lavori di manutenzione e a bordo sono stati riscontrati quasi 150 contagi. Un'altra nave Costa, la Magica, è bloccata ad Ancona con a bordo centinaia di membri dell'equipaggio tra i quali sono stati riscontrati almeno 14 casi di positivi al Covid-19.
In Germania quasi 3.000 membri dell'equipaggio di una nave da crociera del colosso turistico tedesco Tui sono stati messi in quarantena a bordo dopo che uno di loro era stato contagiato dal coronavirus. La nave è attraccata a Cuxhaven, sulla costa tedesca del Mare del Nord. All'equipaggio della Queen Victoria dell'armatore inglese Cunard Line, appena rientrata a Southampton, è stato ordinato di restare in quarantena in cabina per 14 giorni.