Il direttore del laboratorio di massima sicurezza nella città di Wuhan, focolaio cinese del nuovo coronavirus, respinge categoricamente le affermazioni secondo cui il suo laboratorio potrebbe essere stato la fonte del virus e la definisce un'ipotesi "impossibile".
Pechino è stata sottoposta a una crescente pressione sulla trasparenza nella gestione della pandemia, con gli Stati Uniti che hanno verificato se il virus fosse effettivamente nato in un istituto di virologia con un laboratorio di biosicurezza altamente protetto. Gli scienziati cinesi sostengono che il virus sia probabilmente passato da un animale agli umani in un mercato di animali selvatici.
Ma l'esistenza della struttura ha alimentato le teorie della cospirazione secondo cui il germe sia stato diffuso dall'Istituto di Virologia di Wuhan, in particolare il suo laboratorio P4 che è attrezzato per gestire virus pericolosi.
In un'intervista con i media statali, Yuan Zhiming, direttore del laboratorio, ha affermato che "non e' possibile che questo virus provenga da noi". Nessuno del suo staff e' stato contagiato, ha dichiarato all'emittente di Stato in lingua inglese la Cgtn.
"L'intero istituto sta conducendo ricerche in diverse aree correlate al coronavirus", ha aggiunto. L'istituto aveva gia' respinto la teoria a febbraio, affermando di aver condiviso le informazioni sull'agente patogeno con l'Organizzazione mondiale della sanita' all'inizio di gennaio.
Ma gli Stati Uniti sono ritornati sulla questione con una propria indagine. "Sappiamo esattamente che tipo di ricerca viene svolta all'istituto e come gestisce virus e campioni", ha insistito Yuan. Dato che il laboratorio P4 è a Wuhan, "la gente non può fare a meno di fare associazioni", ha lamentato, accusando poi alcuni media di "cercare deliberatamente di fuorviare le persone" con informazioni "interamente basate sulla speculazione" senza "prove".