Attacco frontale all'Organizzazione mondiale della sanità (Oms): "I suoi errori sono costati così tante vite" che "deve risponderne". Donald Trump ordina la sospensione, almeno temporanea, dei finanziamenti Usa all'Oms accusata di "cattiva gestione" e di aver "insabbiato" la diffusione del coronavirus. "La realtà e' che l'Oms non ha adeguatamente ottenuto, verificato e condiviso informazioni in modo tempestivo e trasparente", ha attaccato il presidente americano durante la conferenza sul Covid-19, organizzata per l'occasione nel Rose Garden. "Oggi ho ordinato alla mia amministrazione di fermare i finanziamenti all'Oms mentre è in corso un'inchiesta", ha dichiarato il tycoon, rinviando le valutazioni sulle eventuali riparazioni legali.
L'inquilino della Casa Bianca, che aveva anticipato la mossa, ha puntato il dito soprattutto sulla "disastrosa decisione di opporsi alle restrizioni sui viaggi dalla Cina", osservando come "le altre nazioni che hanno seguito le linee guida dell'Oms, lasciando le loro frontiere aperte alla Cina, abbiano contribuito a far accelerare la pandemia nel mondo". L'Oms ha messo "la correttezza politica prima delle misure per salvare le vite", ha rincarato, fermandosi ad un soffio dal chiedere la testa del direttore dell'Organizzazione, Tedros Adhanom Ghebreyesus.
"Non lo conosco personalmente ma è stato molto ingiusto con gli Usa", ha sentenziato Trump, dandogli del filo-cinese. "Non è il momento di tagliare le risorse all'Oms in prima linea contro la pandemia", è insorto il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, esortando la comunità internazionale a restare unita per vincere la guerra contro il virus.
Trump è "un leader debole che non sa assumersi le responsabilità e biasima gli altri", ha commentato la Speaker della Camera, la democratica Nancy Pelosi. Anche l'American Medical Association (AMA) ha contestato la decisione della Casa Bianca definendola "un passo pericoloso nella direzione sbagliata" perché per combattere la pandemia "occorrono cooperazione internazionale" e decisioni basate sui dati. Ma il presidente americano, dichiarando possibile la riapertura dell'attività economica in alcuni Stati Usa prima del primo maggio, ha rivendicato come decisiva la scelta di chiudere i confini ed ha assicurato che "si vede la luce in fondo al tunnel".
Gli Usa sono il principale donatore dell'Oms e lo scorso anno hanno versato contributi pari a circa 400 milioni di dollari. Trump ha assicurato che continuerà a confrontarsi con l'Oms per una possibile riforma al termine dell'inchiesta Usa.