L'Onu chiede un divieto mondiale per i mercati di fauna selvatica
La pandemia è partita dalla vendita di animali selvaggi per il consumo umano a Wuhan
L'Onu chiede un divieto in tutto il mondo dei mercati in cui si vendono animali selvatici: è stato proprio infatti da un mercato di questo tipo, a Wuhan, in Cina che sarebbe partita l'epidemia da nuova coronavirus che sta ora dilagando nel mondo.
Ora Elizabeth Maruma Mrema, responsabile ad interim ad interim della convenzione delle Nazioni Unite sulla diversità, ha affermato che i Paesi, per evitare future pandemie, dovrebbero vietare i mercati dove si vendono animali, vivi o morti, destinati al consumo umano.
Nelle scorse settimane la Cina ha emanato un divieto temporaneo ai mercati di fauna selvatica ma non ha ancora reso permanente il bando.