"Insieme stiamo affrontando questa malattia: se restiamo uniti e risoluti, vinceremo. E torneremo a incontrarci". È il messaggio, rassicurante, lanciato dalla regina Elisabetta II di fronte all'emergenza coronavirus che solo nel Regno Unito ha già provocato quasi 5 mila morti.
"Un periodo di sconvolgimenti" che ha spinto la monarca, sulla soglia dei 94 anni, a prendere la parola e registrare un messaggio dal suo isolamento al castello di Windsor: è solo la quinta volta che parla al Paese e al Commonwealth, al di fuori dei messaggi di auguri di Natale, nei suoi 68 anni di regno.
Facendo appello allo "spirito nazionale", Elisabetta II ha ringraziato gli operatori sanitari che sono "in prima linea" contro il Covid-19 e tutti coloro che "in maniera disinteressata continuano i loro doveri quotidiani fuori casa a sostegno di tutti noi". Un ringraziamento è andato anche a "quelli di voi che restano a casa" in modo da "aiutare a proteggere i vulnerabili e risparmiare a molte famiglie il dolore già provato da chi perso i propri cari".
"Spero - ha proseguito la monarca - che nei prossimi anni tutti potranno essere orgogliosi di come hanno risposto a questa sfida. E coloro che verranno dopo di noi diranno che i britannici di questa generazione sono stati piu' forti di qualsiasi altro, che le qualità dell'autodisciplina, della cortese determinazione e della comprensione reciproca ancora caratterizzano questo Paese".
Un riferimento all'"orgoglio per quello che siamo" che "non è parte del nostro passato, ma definisce il nostro presente e il nostro futuro", ha aggiunto Elisabetta II, ricordando gli applausi agli operatori sanitari come "espressione del nostro spirito nazionale".
C'è stato anche spazio per un ricordo insieme pubblico e privato: il primo discorso alla radio pronunciato dall'allora principessa Elisabetta, insieme alla sorella Margaret, nel 1940 e rivolto "ai bambini che erano stati evacuati a causa della guerra e mandati via per la loro stessa sicurezza".
"Oggi, ancora una volta, molti sentiranno un doloroso senso di separazione dai propri cari. Ma oggi, come allora, sappiamo nel profondo che è la cosa giusta da fare". Infine, la consolazione: ci sarà "ancora molto da sopportare ma torneranno giorni migliori, saremo di nuovo con i nostri amici, con le nostre famiglie, ci incontreremo di nuovo".