La città cinese di Wuhan, focolaio globale del nuovo coronavirus, prova a voltare pagina e tornare alla vita normale: è arrivato il primo treno dall'esterno ed è ricominciato il servizio metro. La città si riapre dunque al mondo dopo una quarantena ferrea durata più di due mesi e che ha costretto all'isolamento pressocché totale 11 milioni di persone. Il primo treno passeggeri dell'era Covid-19, è arrivato in stazione a mezzanotte, per segnare simbolicamente un nuovo inizio. Tutte le persone a bordo sono state attentamente esaminate per evitare di vanificare l'enorme sforzo con nuovi contagi locali.
L'immagine dell'arrivo del treno è stata trasmessa da tutti i media locali. Le persone possono adesso entrare ma non ancora uscire dalla città. Decine di abitanti erano rimasti bloccati fuori dalla città quando a gennaio, durante le feste del Capodanno lunare, le autorità decretarono la quarantena totale per tentare di fermare l'epidemia. Folle di passeggeri sono arrivate sabato, molti con le valigie, accolti in lacrime dopo una separazione durata settimane e che ha tenuto lontani mariti e mogli, genitori e figli.
Una donna ha raccontato all'agenzia France Presse di essere stata separata dal marito per quasi 10 settimane: "Man mano che ci avvicinavamo a Wuhan eravamo sempre piu' eccitate. Mi pareva che il treno accelerasse e mia figlia ha detto che probabilmente il macchinista sapeva che volevamo tanto tornare a casa. Lei e' corsa verso il padre e, guardandoli da dietro, non sono riuscita a non piangere".
Alla stazione il personale indossava tute protettive; chi vuole entrare in città è monitorato con attenzione: rilevamento della temperatura, controllo dell'identità e domande sui spostamenti precedenti. Va inoltre presentato Qr code sul telefono, che funge da pass per la condotta sicura e certifica una buona salute.
Misure di controllo (a Shanghai il monitoraggio della temperatura) anche nelle altre stazioni ferroviarie per i passeggeri in partenza per Wuhan. Fino a oggi, nessuno poteva entrare in citta', tranne il personale medico e gli addetti alla fornitura dei beni di prima necessità.
Le autorità hanno cominciato a revocare gradualmente le restrizioni da mercoledì. La metropolitana di Wuhan è stata riaperta e le linee degli autobus sono di nuovo in funzione, ma alcuni centri commerciali rimangono chiusi. Riaperte nei giorni scorsi le banche, gli abitanti continuano a proteggersi con le mascherine ed è stato detto agli over 65 anni di evitare luoghi molto affollati e il trasporto pubblico. Per poter lasciare Wuhan, gli abitanti dovranno comunque aspettare fino all'8 aprile quando riapriranno anche gli aeroporti per i voi nazionali.
Nei giorni scorsi avevano anche riaperto le autostrade che portano Wuhan, che comunque è l'ultima area dell'Hubei a vedere allentate le restrizioni di movimento. Del resto, la crisi non è ancora del tutto terminata: più di 2500 persone rimangono ancora negli ospedali cittadini e, tra costoro, 900 sono casi gravi. Come ha detto Liu Dongru, della Commissione sanitaria dell'Hubei: "Zero nuovi casi non significa ancora zero rischi".