La Spagna ha registrato un altro triste record nella pandemia di Covid-19: nelle ultime 24 ore sono morte 769 persone, numero mai raggiunto finora, che porta il bilancio totale delle vittime a 4.858.
La Spagna si conferma il Paese più colpito al mondo dopo l'Italia in termini di mortalità.
Il numero di casi confermati è schizzato a 64.059 con oltre 7.800 nuovi casi in 24 ore, il che segna comunque un rallentamento della progressione (+ 14% da giovedì a venerdì contro + 18% e + 20% nei due giorni precedenti).
Il consiglio dei ministri porterà lo stato di allarme all'11 aprile e manterrà fino a quella data le limitazioni agli spostamenti.
Il direttore del Centro per le emergenze sanitarie, Fernando Simon, preferisce guardare il bicchiere mezzo pieno e parla di cifre "incoraggianti".
"Iniziamo ad avvicinarci al tanto atteso picco del contagio", con un eccesso di ottimismo che porta le autorità spagnole ormai da diversi giorni a considerarsi "vicini" al picco.
In ogni caso la pressione rimarrà molto alta sugli ospedali "e aumenterà persino nei tre, quattro o cinque giorni successivi" al calo del numero di persone contagiate ogni giorno. Le persone guarite sono 9.357 ma oltre 4.100 sono ancora in terapia intensiva, spesso completamente tagliate fuori dalle loro famiglie.
"Ci sono parenti dei malati che non possono venirli a trovarli, che non riescono a comunicare con loro. Non siamo di roccia e, ovviamente, spesso questo ci addolora", ha detto ai giornalisti Luis Diaz Izquierdo, medico di terapia intensiva all'ospedale Severo Ochoa di Leganès, nella periferia sud di Madrid.
E gli operatori sanitari sono tra coloro che stanno pagando il prezzo più alto della pandemia: sono 9.444 i membri del personale sanitario contagiati, con un aumento del 75% dallo scorso martedì.