Centinaia di prigionieri sono evasi dai centri di detenzione nello Stato di San Paolo, nel Sud-Est del Brasile, dopo che le autorità hanno deciso di sospendere i permessi per le uscite in liberta' vigilata per impedire la diffusione del nuovo coronavirus.
"Atti di insubordinazione" erano in corso in almeno quattro carceri che adottavano il regime della semi-libertà, ha annunciato il governo dello Stato. Le autorità hanno deciso di annullare i permessi di uscita previsti per oggi "perché riguardavano più di 34 mila detenuti in libertà vigilata che, al loro ritorno, avrebbero comportato un grande rischio di introdurre e diffondere il coronavirus all'interno una popolazione vulnerabile", ha spiegato il segretariato dell'Amministrazione penitenziaria dello Stato di San Paolo, senza essere in grado di fornire "il numero esatto" dei fuggitivi. I media, citando fonti della polizia, ne hanno stimati "centinaia".
I detenuti in libertà vigilata hanno il diritto di lasciare la cella durante il giorno per andare a lavorare o studiare, e possono fare fino a cinque uscite l'anno, ognuna di sette giorni. Il Brasile, che conta 210 milioni di abitanti, ha finora registrato 234 casi di coronavirus, senza alcun decesso, tra cui 152 nello Stato di San Paolo, il più popoloso del Paese.