Sono in totale 16 i turisti italiani in India contagiati dal coronavirus: alla coppia del Lodigiano ammalatasi nel Rajstan, si sono aggiunti altri 14 casi positivi tra i 21 del resto della comitiva, tutti in isolamento in una struttura sanitaria militare vicino a New Delhi. La conferma è arrivata dal ministro della sanità indiano, Harsh Vardhan. In totale nel Paese i casi sono 28, ma i primi tre che si erano ammalati sarebbero già guariti. Il gruppo di turisti italiani, in gran parte del Basso Lodigiano ma anche da Roma e Milano, era in viaggio in India dalla fine di febbraio, prima che entrassero in vigore le restrizioni decise da New Delhi. Dopo il ricovero dei coniugi di Codogno (un medico e la moglie) messi in isolamento a Jaipur, nel Rajistan, il resto della comitiva si stava per imbarcare su un aereo per l'Italia quando li hanno bloccati e trasferiti nella struttura sanitaria per i controlli. Anche l'autista indiano che li accompagnava è stato messo in quarantena.
Da quanto si è appreso, i turisti risultati positivi a New Delhi sono tutti asintomatici, a differenza del medico di Codogno che aveva tosse e febbre. I controlli sono stati accelerati dopo l'intervento dell'ambasciata a New Delhi che ha attivato una Task Force in stretto raccordo con l'Unità di crisi della Farnesina e con le autorità locali. Ai connazionali in isolamento sono stati fatti arrivare generi alimentari e beni di prima necessità.