L'India sospende i visti agli italiani con un gito di vite che azzererà o quasi gli arrivi di connazionali nel gigante asiatico. Nelle stesso ore, dopo che due turisti lodigiani sono risultati positivi al tampone a Jaipur, capitale del Rajastan, gli altri 21 connazionali che facevano parte della loro comitiva sono stati trasferiti in isolamento in una struttura sanitaria militare di New Delhi. Si tratta di 13 donne e otto uomini.
Il giro di vite è stato deciso dall'India dopo il moltiplicarsi di casi di coronavirus nella capitale New Delhi e in altre zone del Paese. Le autorità indiane hanno sospeso la validità di tutti visti, anche quelli già emessi, per tutti i cittadini italiani, cinesi, della Corea del Sud, iraniani e giapponesi che non siano ancora entrati in territorio indiano. E' inoltre stata sospesa la validità dei visti rilasciati a coloro i quali hanno viaggiato in Italia, Cina, Corea del Sud, Iran o Giappone fino al primo febbraio e non siano ancora entrati in territorio indiano. Chi debba recarsi in India per ragioni comprovate e urgenti potranno prendere contatto con l'Ambasciata indiana a Roma.
Ora si profila una quarantena per il gruppo di 23 turisti lodigiani bloccati in India. La loro odissea è iniziata venerdì scorso, quando uno dei turisti ha accusato i sintomi del coronavirus ed è stato ricoverato a Jaipur insieme alla moglie. Il primo tampone era risultato negativo ma il secondo
è risultato positivo e a quel punto è scattato l'isolamento per l'intera comitiva, composta da altre 21 persone. Trasferiti in una struttura vincono alla capitale, si stanno sottoponendo ai tamponi, assistiti dall'ambasciata che ha già richiesto l'arrivo di materiale sanitario aggiuntivo e generi alimentari.
Per quanto riguarda le restrizioni adottate dall'India, sul sito Viaggiare Sicuri della Farnesina si ricorda che il 26 febbraio le autorità di New Delhi avevano già annunciato che i passeggeri in arrivo dall'Italia o che abbiano visitato l'Italia a partire dal 10 febbraio scorso potrebbero essere sottoposti a quarantena di 14 giorni al loro arrivo in India, a seguito dei controlli condotti dalle autorità locali. Proprio in queste ore è arrivata la notizia che 21 turisti italiani sono stati messi in quarantena a New Delhi.
I controlli effettuati negli aeroporti indiani nei confronti dei cittadini italiani e dei viaggiatori provenienti dall'Italia o che vi abbiano soggiornato nei 14 giorni precedenti l'arrivo in India, consistono in screening della temperatura corporea tramite termo-scanner e nella compilazione di un formulario di auto-certificazione medica. In caso di rilevazione di sintomi compatibili con il Covid-19, i passeggeri così individuati vengono condotti presso strutture ospedaliere pubbliche preposte ad ospitare pazienti in quarantena.