Nel tentativo di limitare il diffondersi del coronavirus, Uber ha sospeso "temporaneamente" gli account di 240 clienti che, a Città del Messico, hanno viaggiato due sulle auto di tassisti che avevano trasportato in precedenza una persona sospettata di aver contratto il virus. Il provvedimento è arrivato dopo che le autorità sanitarie messicane, a gennaio, avevano chiesto alla nota app per taxi informazioni su un cliente possibile portatore di coronavirus. Uber ha anche bloccato i due conducenti in questione.