Il coronavirus "è un'emergenza sanitaria in Cina ma è ancora presto per dichiararla emergenza globale". È il giudizio dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) che ha riunito per due giorni un comitato di esperti sull'epidemia che ha già colpito oltre 640 persone, uccidendone 17 in Cina.
Il direttore dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha spiegato che il comitato era diviso sulla dichiarazione di emergenza globale ma ha invitato comunque "tutti i Paesi a disporre di misure per individuare i casi di coronavirus, anche nelle strutture sanitarie" e a sostenere "una missione internazionale composta anche da esperti nazionali che analizzeranno sia le cause dell'epidemie che le sue modalità di trasmissione e come arginarne la diffusione".
Per il momento, l'Oms non raccomanda alcuna restrizione ai viaggi o al commercio. "Raccomandiamo lo screening delle uscite negli aeroporti come parte di una serie completa di misure di contenimento", ha spiegato Adhanom Ghebreyesus.
L'organizzazione mondiale ha spiegato che "sappiamo che c'è una trasmissione da uomo a uomo in Cina, ma per ora sembra limitato a gruppi familiari e a operatori sanitari che si prendevano cura dei pazienti infetti. Al momento, non ci sono prove di trasmissione da uomo a uomo all'esterno della Cina, ma cio' non significa che non accadrà". L'Oms esorta la Cina a mantenere le città in quarantena per "breve tempo".