Con il diffondersi dell'epidemia del nuovo coronavirus scoperto in Cina sale l'allerta anche in occidente, con l'Oms che ha convocato per domani un summit d'emergenza, Bruxelles che fissa una riunione sempre domani e i paesi europei che si muovono per prevenire il contagio.
In Italia sono scattate le procedure di sicurezza previste in questi casi sui voli: il ministero della Salute ha disposto controlli a Fiumicino su quelli provenienti da Wuhan, e oggi la direzione sanitaria dell'aeroporto ha diffuso una circolare alle compagnie aeree con le regole da adottare, che prevede di identificare subito tramite un apposito modulo i casi sospetti a bordo, per poi avvertire all'atterraggio le autorità sanitarie.
L'Italia ha tre voli diretti con Wuhan, tutti a Fiumicino, e numerosi voli non diretti, il cui traffico di passeggeri dovrebbe aumentare in occasione del capodanno cinese. Come previsto dal Regolamento Sanitario Internazionale, presso l'aeroporto di Fiumicino è in vigore una procedura sanitaria, gestita dall'USMAF SASN, per verificare l'eventuale presenza a bordo degli aerei provenienti da Wuhan di casi sospetti sintomatici e il loro eventuale trasferimento in bio-contenimento all'Istituto Nazionale Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma.
Tutto pronto allo Spallanzani: "Nessun allarme"
"La probabilità di introduzione del virus nell'Unione Europea - sottolinea il ministero - è considerata bassa, anche se non può essere esclusa. In Italia è attiva una rete di sorveglianza delle gravi infezioni respiratorie acute (SARI) e delle sindromi da distress respiratorio acuto (ARDS). La situazione è costantemente monitorata dal Ministero, che è in continuo contatto con l'OMS e l'ECDC (European Centre for Disease Prevention and Control), e pubblica tempestivamente ogni nuovo aggiornamento sul suo Portale".
Allo Spallanzani intanto è tutto pronto: "Non c'è nessun allarme in Italia, ma nell'eventualità siamo pronti a gestire questo tipo di emergenza", dice all'AGI Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell'ospedale. "La necessità primaria è quella di identificare precocemente le persone potenzialmente infette", spiega. "Nel caso specifico del virus cinese, si fa molta attenzione alle persone che presentano sintomi respiratori e che siano stati in contatto con la zona di Wuhan o con persone che provengono da quell'area", dice Ippolito. +
"In questo caso abbiamo un servizio di sanità aerea estremamente efficace: se il capitano si rende conto di avere a bordo una persona con sintomi respiratori che proviene dalle aree a rischio avvisa subito l'aeroporto di destinazione che attiva prontamente il controllo sanitario. Una volta che la persona 'sospettata' atterra viene subito messa in isolamento e vengono effettuate tutte le valutazioni del caso".
"Posticipare i viaggi non necessari"
In ogni caso il ministero della Salute ha diramato diversi consigli utili, a partire dalla raccomandazione di "posticipare i viaggi non necessari". "Se ci si reca in Cina, nella città di Wuhan, provincia di Hubei, si raccomanda di vaccinarsi contro l'influenza stagionale almeno due settimane prima del viaggio. È raccomandato, inoltre, di evitare di visitare i mercati di prodotti alimentari freschi di origine animale e di animali vivi, evitare il contatto con persone che hanno sintomi respiratori. Qualora una persona sviluppi sintomi respiratori (tosse, mal di gola, difficoltà respiratorie) mentre si trova a Wuhan, dovrebbe rivolgersi immediatamente a un medico. Qualora una persona di ritorno da un viaggio a Wuhan sviluppi sintomi respiratori nei 14 giorni successivi al rientro, dovrebbe immediatamente rivolgersi ad un medico e informarlo del viaggio".
Per chi è tornato di recente da un viaggio in quelle aree, se nelle due settimane successive "si dovessero presentare sintomi respiratori (febbre, tosse, mal di gola, difficoltà respiratorie) - avverte il ministero - a scopo precauzionale contattate il vostro medico di fiducia, riferendo del vostro recente viaggio".