Il virus cinese che ha fatto già diversi morti e centinaia di casi è trasmissibile tra le persone. Lo riferisce un esperto del governo di Pechino. "Affermativo", ha risposto Zhong Nanshan, scienziato già impegnato nel contrasto alla Sars, alla domanda se il contagio tra umani sia possibile.
Intanto una terza persona è morta dopo aver contratto il coronavirus, individuato in Cina in un mercato della città di Wuhan. In totale sono 217 i casi accertati di infezione. Dei 224 casi registrati, 217 vengono confermati: oltre ai 198 di Wuhan, ce ne sono altri cinque a Pechino, e 14 nella provincia sud-orientale del Guangdong. Gli altri sette casi sospetti in fase di verifica riguardano due persone nella provincia sud-occidentale del Sichuan, una persona nell'estrema provincia meridionale dello Yunnan, due casi a Shanghai, mentre gli ultimi due casi si sono verificati nelle province del Guangxi e dello Shandong, rispettivamente nel sud e nell'est del Paese.
E anche la Corea del Sud, dopo il Giappone e la Thailandia, conferma il suo primo caso. Cresce l'allarme dopo nei giorni scorsi gli scienziati dell'Imperial College londinese hanno ipotizzato che i casi possano essere molti di più di quelli accertati ufficialmente dalle autorità cinesi. Anche per questo, le autorità aeroportuali degli Usa e di molti Paesi asiatici hanno avviato uno screening su tutti i passeggeri provenienti da Wuhan.
Il timore è che quando centinaia di milioni di persone si sposteranno all'interno della Cina per la festività del Capodanno lunare il nuovo ceppo di coronavirus possa diffondersi in modo esponenziale. Il virus preoccupa per le analogie con la Sindrome respiratoria acuta grave (Sars), che uccise oltre 600 persone in Cina e a Hong Kong nel 2002-2003.