Rebecca Long-Bailey, tra i candidati favoriti per la successione a Jeremy Corbyn alla guida dei laburisti britannici, è finita nella bufera dopo aver assunto come consulente per la campagna elettorale Alex Halligan, che il 'Times' definisce uno "stalinista autodichiarato". A far esplodere la polemica è l'emersione di una fotografia di due anni fa che ritrae Halligan al Galà dei minatori di Durham con addosso una spilletta raffigurante la silhouette di un uomo che ne abbatte un altro con un piccone e la scritta 'Good Night Trotskyte', ovvero "Buonanotte, trotskista".
Si tratta di un riferimento sarcastico all'assassinio del rivoluzionario russo Lev Trotsky, avvenuto in Messico nel 1940 per mano di Ramon Mercader, un sicario di Stalin armato, per l'appunto, di piccone. "Good Night Trotskyte" gioca inoltre sull'assonanza con "Good Night White Pride", uno slogan adottato dalla sinistra radicale statunitense contro i suprematisti bianchi.
Una candidata troppo di sinistra?
L'episodio è diventato l'occasione per un attacco più vasto delle correnti moderate del Labour alla candidatura di Long-Bailey, fedelissima di Corbyn ed espressione dell'ala di sinistra. Secondo la destra del partito, è proprio il profilo troppo di sinistra di Corbyn all'origine della sonora sconfitta alle elezioni politiche del 12 dicembre. Scegliere come leader Long-Bailey, che ha un piano di nazionalizzazioni tra le principali proposte programmatiche e si definisce una "socialista orgogliosa", significherebbe quindi perseverare nel medesimo errore, Stalin o meno.
"Se gli elettori penseranno che il Labour abbia rimpiazzato Corbyn con un suo clone o voglia riproporre lo stesso pacchetto già ampiamente respinto, il rischio è che il Labour non torni mai più al governo", ha dichiarato al Mail on Sunday, Neil Coile, deputato di Bermondsey.
La candidatura della quarantenne ministro ombra delle Attività Produttive è infatti nel segno della continuità a partire dalla scelta dello staff. Proprio Halligan era stato uno degli architetti della campagna che nel 2015 portò Corbyn al vertice del partito.
Long-Bailey non ha finora commentato la controversia, che è stata bollata come "senza senso" da fonti del suo entourage. Secondo il 'Times' la polemica le avrebbe però già alienato l'importante sostegno del cancelliere dello scacchiere ombra, John McDonnell, che era considerato uno dei principali sponsor della sua corsa e ora intenderebbe sfilarsi proprio a causa della consulenza affidata a Halligan.
È comunque presto per affermare che, per Rebecca, i giochi siano finiti prima di iniziare. La possibilità di una candidatura in ticket con la popolare ministra-ombra dell'Educazione, Angela Rayner, e l'attenzione mostrata per la questione climatica rimangono ottime carte per sfondare presso la fascia più giovane dell'elettorato.