I democratici lo hanno scelto per il suo punto di vista privilegiato: ambasciatore ad interim in Ucraina e dunque a stretto contatto con coloro che lavoravano per sostenere le richieste del presidente Donald Trump a Kiev, oggi al centro dell'impeachment. William B. Taylor Jr. è stato inviato in Ucraina lo scorso giugno dal segretario di Stato americano Mike Pompeo, dopo il controverso benservito di Trump all'ambasciatrice Usa Marie Yovanovitch.
Taylor, diplomatico di lungo corso ed ex militare, era già stato ambasciatore Usa a Kiev, dal 2006 al 2009, ed aveva manifestato reticenze a tornarvi, dopo il trattamento riservato a Yovanovitch dal tycoon e dal suo avvocato personale, Rudy Giuliani. Ha tuttavia deciso di accettare l'incarico.
Taylor non era nella stanza dei bottoni quando sarebbe stato lanciato l'ordine di fare pressioni su Kiev perché aprisse un'inchiesta per danneggiare la corsa alla Casa Bianca dello sfidante democratico di Trump, Joe Biden, ma ha parlato con diverse persone informate sui fatti 'di prima mano', sia a Washington e sia in Ucraina.
"Ero nel regolare canale" della diplomazia "ma anche in quello irregolare", ha dichiarato durante la sua testimonianza alla Camera dello scorso ottobre, corroborata da altri funzionari dell'amministrazione come Tim Morrison, membro del consiglio di sicurezza nazionale.
Alla Commissione Intelligence della Camera, Taylor ha spiegato che a Trump interessava più l'apertura di un'inchiesta da parte di Kiev che il bene della nazione. "Trattenere aiuti per la sicurezza in cambio di sostegno in una campagna politica negli Stati Uniti sarebbe una follia. Lo pensavo allora e lo penso ora", ha detto il diplomatico rispondendo sugli aiuti militari a Kiev che il presidente americano avrebbe bloccato per fare pressioni sull'Ucraina.
Taylor ha lavorato in ogni amministrazione, di ogni partito, dal 1985. Nato il 14 settembre del 1947 nel Nuovo Messico, si è diplomato all'accademia militare di West Point e laureato a Harvard. Ha combattuto in Vietnam e servito nelle forze armate Usa in Germania. È sposato e ha due figli. Lascerà l'incarico di ambasciatore dal primo gennaio prossimo.