È stato rinviato a causa di un problema tecnico il lancio della Soyuz che avrebbe dovuto portare in orbita un satellite gestito dall'Agenzia Spaziale Italiana (Asi) per l'80% con scopi civili e per il 20% con scopi di difesa. Un nuovo tentativo dovrebbe essere fatto domani. Il conto alla rovescia nella base europea di Kourou, nella Guyana Francese, è stato interrotto per una possibile anomalia al software del lanciatore dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa).
A bordo della Soyuz ci sono anche i satelliti dell'Esa Cheops per la ricerca dei pianeti esterni al Sistema Solare che potrebbero ospitare la vita, un progetto che coinvolge 11 Paesi tra cui l'Italia, e l'Ops-Sat con un computer potentissimo progettato per sperimentare software. Il lancio da Kourou era previsto per le 9.54 ora italiana.
"Le finestre di lancio sono strette, quindi molto probabilmente un'altra opportunità di lancio sarà già domani", ha spiegato il presidente dell'agenzia spaziale italiana, Giorgio Saccoccia. Il lanciatore avrebbe dovuto portare in orbita il primo satellite della seconda costellazione del programma italiano per l'osservazione della Terra Cosmo SkyMed, il programma duale nato dal protocollo d'intesa firmato nel maggio 2007 dai ministeri della Difesa e dell'Istruzione, Università e Ricerca.