La virata a sinistra dei socialdemocratici tedeschi dell'Spd, che mette in discussione il patto di coalizione con i conservatori della cancelliera, Angela Merkel, "segna la fine di un'era politica", ma "offre la possibilità di un riallineamento" che "rinvigorisca la leadership tedesca in Europa". Lo sostiene un editoriale del Financial Times, commentando l'elezione, nel fine settimana, del ticket Norbert Walter-Borjans e Saskia Esken alla guida dell'Spd.
Partendo dalla convinzione che né una grande coalizione zoppicante, né un governo di minoranza guidato da Merkel possano ora essere la soluzione ottimale, perché Berlino affronti il suo semestre di presidenza Ue - nella seconda metà del 2020 - o le sfide che premono sull'Europa, il Financial Times guarda in modo positivo a una "revisione" del patto tra Spd e Cdu. Walter-Borjans ed Esken cercheranno l'appoggio al loro piano di "rinegoziazione" con la Cdu al congresso del partito questo fine settimana.
"Le loro richieste", scrive il quotidiano britannico, "potrebbero essere il pretesto per staccare la spina, in quanto la Cdu ha escluso concessioni significative". Se l'intenzione dell'Spd di ritrattare "è destabilizzante sul breve termine", sostiene l'editoriale, "questa offre però la possibilità di un riallineamento e di un'innovazione della politica per rinfrescare la democrazia della Germania e rinvigorisca la sua leadership in Europa".
"I Verdi", argomenta il FT, "hanno superato i socialdemocratici come partito maggiore nel centro-sinistra e appaiono destinati al governo o col centro-destra o come partner dominante in una coalizione con il centro-sinistra e l'estrema sinistra". "Al potere", continua l'articolo, "i Verdi potrebbero essere più fantasiosi sull'integrazione europea e più ambiziosi nell'affrontare il cambiamento climatico, su cui la Germania è diventata lenta".
"Un grande patto tra Verdi e Cdu - più ambizione sulle emissioni della combustione di carbone, in cambio di più ambizioni nella difesa - potrebbe essere buono per l'Europa". "La pressione per maggiori investimenti pubblici da un Spd tendente a sinistra, insieme ai Verdi, ai sindacati e alle imprese, lascerebbe i falchi della Cdu sempre piu' isolati nella loro ossessione del deficit zero". "Al momento", conclude il Financial Times, "la loro presa non e' spezzata, ma il cambiamento è in arrivo".